Le imprese che operano in Sicilia pur avendo sede legale altrove verseranno le tasse alla Regione: lo stabilisce un accordo siglato tra il Governo e il governatore dell’isola Rosario Crocetta in applicazione di quanto previsto dall’articolo 37 dello statuto siciliano.
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«Per consentire il risanamento dei debiti accumulatisi nel passato il decreto attribuisce alla Regione siciliana il gettito delle imposte sui redditi prodotti dalle imprese industriali e commerciali, aventi sede legale fuori dal territorio regionale, in misura corrispondente alla quota riferibile agli impianti e agli stabilimenti ubicati all’interno dello stesso.»
Secondo quanto annunciato dall’assessore regionale all’economia Luca Bianchi, inoltre, il protocollo di intesa prevede anche il trasferimento di funzioni dallo Stato alla Regione, sebbene in un primo momento la riscossione delle imposte non avverrà in modo diretto:
«In una prima fase non riscuoteremo direttamente le imposte ma ci sarà un trasferimento di risorse da Roma a Palermo, una sorta di compensazione per il 2013. Poi bisognerà valutare dal 2014 in poi il gettito. Bisogna tener presente che attualmente queste imposte valgono circa 50 milioni di euro l’anno ma se sapremo far riprendere l’economia gli importi cambieranno con il crescere della produzione».
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Il Governo ha inoltre dato il via libera al decreto sui Fondi Fas, risorse necessarie all’isola per la gestione dei collegamenti con le isole minori e per coprire i 400 milioni di euro richiesti per il trasporto pubblico locale.