TARES: calcolo e pagamento nei Comuni

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 5 Aprile 2013
Aggiornato 16 Gennaio 2014 21:10

TARES: definite le modalità di interscambio dati tra l'Agenzia delle Entrate ed i Comuni per determinare gli importi da pagare a partire da maggio.

Dopo il rinvio a dicembre della maggiorazione TARES, la nuova tassa sui rifiuti che ingloba TARSU e TIA e il cui pagamento partirà dal prossimo maggio, sono state definite – con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 29 marzo – le modalità di interscambio dati con i Comuni  sugli immobili, ai fini dell’accertamento del tributo.

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Gli aumenti

Per le abitazioni residenziali, le maggiorazioni previste comporteranno un aumento della tassa sui rifiuti del 20-40% nella maggior parte dei Comuni italiani solo per le famiglie.

Per imprese e attività commerciali sarà una autentica stangata, simile all’IMU nel 2012. Secondo Confcommercio, si parla di una media del 60% in più per la maggior parte dei negozi al dettaglio.
Si segnalano picchi per alcune categorie: distributori di carburante (+170%), bar (+70%) e ristoranti (+550%).

Questo perché, oltre a coprire le spese di smaltimento rifiuti, la TARES finanzia i servizi collegati, come illuminazione pubblica o manutenzione stradale.

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Calcolo tassa

L’interscambio dati tra Comuni e Agenzia delle Entrate serve proprio a quantificare la tariffa da applicare.
Si tratta infatti dei dati relativi alla dimensione degli immobili, espressa sotto forma di superficie quadrata, iscritti nel Catasto edilizio urbano con destinazione ordinaria.

Per calcolare la tassa si parte dal valore medio di produzione rifiuti (dato statistico) – che varia per famiglie e imprese – e poi si applica un coefficiente sull’80% della superficie dell’immobile. Da dicembre, in più, scatta la maggiorazione di 30 centesimi a metro/quadro per finanziare i servizi dei Comuni.

Verifica dati catastali

Entrando nello specifico, i dati catastali forniti dai Comuni verranno trasferiti all’Agenzia attraverso le piattaforme informatiche denominate “Portale per i Comuni” e “Sistema di Interscambio”.  Un passaggio obbligato per poter quantificare la TARES ai sensi dell’articolo 14, comma 9, D.L. n. 201/2011 (Decreto c.d. Salva Italia).

Il tracciato è stato comunque predisposto sulla base di quello già in uso per l’applicazione della TARSU, ma se i Comuni riscontreranno scostamenti significativi in quanto a superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria, segnaleranno le incongruenze all’Agenzia.

Per l’avvio ufficiale del canale di interscambio dati bisognerà attendere specifica comunicazione dell’Agenzia delle Entrate. Le regole per l’interscambio saranno pubblicate entro il 15 aprile sul sito internet dell’Agenzia, nella sezione di competenza dell’ex Agenzia del Territorio (qui).

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Vai al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate