Ore decisive per il decreto che sbloccherà il pagamento di 40 miliardi di debiti della pubblica amministrazione alle aziende, di cui metà in questo 2013: il programma vede l’approvazione del provvedimento in CdM il 3-4 aprile, dopo il voto in Parlamento del 2 aprile sui nuovi obiettivi di bilancio.
Smentite le ipotesi secondo cui il decreto potrebbe contenere un rischio stangata fiscale per le persone fisiche, ovvero l’anticipazione al 2013 dell’aumento dell’addizionale IRPEF: fonti governative hanno escluso questa misura.
Erogando la prima tranche da 20 miliardi prevista per il 2013 è stimato un incremento del rapporto deficit/PIL a 2,9% (mentre nel 2014 non si attendono effetti sul deficit ma solo sul debito).
Il saldo delle fatture della PA dovrebbe prevedere la priorità per le imprese rispetto alle banche:
=>Leggi i tempi di pagamento a imprese e banche
Tempi di pagamento PA
Secondo le anticipazioni dovrebbero essere sbloccati nel giro di poche settimane 3-4 miliardi di euro da parte di enti locali e Regioni. Con ogni probabilità i tempi dipenderanno anche dall’Europa, in particolare dalla chiusura del procedura per deficit eccessivo aperta nel 2009 contro l’Italia, che dovrebbe concludersi fra aprile e maggio.
Si prevede che entro giugno possa essere sbloccata un’altra quota, per arrivare a un totale di 6-7 miliardi.
=> Vai al Piano di sblocco debiti PA
Ripartizione fondi
I 40 miliardi da pagare fra 2013 e 2014 saranno così distribuiti:
- Comuni e Province: pagheranno 12 miliardi nel 2013 e 7 mld nel 2014,
- Asl e Regioni: 5 mld nel 2013 e 9 mld nel 2014,
- Stato: 3,5 miliardi l’anno.
Il governo sta studiando con precisione in che termini allentare il patto di stabilità interno, per permettere agli enti locali di pagare, e come finanziare il rimborso dei debiti: non si esclude l’emissione di Titoli di Stato.
Richiesta imprese
Si va così incontro a una precisa richiesta delle PMI di Rete Imprese Italia, che ribadiscono: nell’attuale crisi «il pagamento dei debiti è questione decisiva per la stessa sopravvivenza dell’attività delle imprese del terziario di mercato e dall’artigianato».
=>Leggi anche le richieste dei professionisti sui debiti PA
Inoltre, si richiede un «provvedimento semplice e immediato» che preveda anche una «compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della PA verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese verso lo Stato».
Dunque, ancora una implicita bocciatura ed un preciso no a «procedure complesse e inefficaci, come si è rivelata la certificazione dei debiti». (leggi di più).