Piano debiti PA: rimborsi prima alle imprese

di Barbara Weisz

28 Marzo 2013 16:02

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Il Ministro Grilli risponde al Movimento 5 Stelle: 40 miliardi di rimborso debiti PA prioritariamente alle imprese, ecco come si delinea il Piano, che contempla anche possibili bond per finanziare i Comuni.

Rimborso debiti PA sempre più vicino: Vittorio Grilli ha risposto alle obiezioni del Movimento 5 Stelle assicurando che i crediti saranno rimborsati prima alle imprese e solo dopo al sistema creditizio (le banche che hanno già anticipato i soldi alle aziende).

Le prime reazioni del M5S sembrano distensive: Sebastiano Barbanti, parlamentare del Movimento, auspica «che la manovra vada avanti e dia ossigeno alle imprese».

Sgonfiato anche il secondo ostacolo alla emanazione del decreto: in audizione davanti alle commissioni speciali del Parlamento, il ministro del Tesoro Grilli ha assicurato che, pur con la revisione del rapporto deficit-PIL (dal 2,4 al 2,9%), l’Italia non sforerà i vincoli europei.

=>Leggi le obiezioni UE ed M5S sul Piano di rimborsi

Nuovo Piano di rimborsi

Marcia indietro, dunque, rispetto all’ipotesi: «sarebbe pericoloso introdurre il principio che le banche non vengano pagate», ha spiegato Grilli, ma si può prevedere una tempistica per cui prima si pensa alle imprese.

In pratica, gli istituti di credito saranno pagati in seconda battuta, perché la priorità è fornire liquidità alle imprese. Vediamo i dettagli su come si configurerà l’intervento del governo.

 Il Governo emanerà un decreto che sblocchi 40 miliardi così distribuiti:

  • Comuni e Province: 12 miliardi nel 2013 e 7 mld nel 2014,
  • Asl e Regioni: 5 mld nel 2013 e 9 mld nel 2014,
  • Stato: 3,5 miliardi l’anno.

=>Confronta con la prima bozza del Piano

Secondo anticipazioni, sembra possibile che il Governo preveda l’emissione di Titoli di Stato per finanziare eventuali prestiti a condizioni agevolate ai ai Comuni, a cui verranno anche concessi allentamenti ai vincoli del Patto di Stabilità interno per liberare la risorse.

Se il via libera del Parlamento alle nuove stime di bilancio arriverà, come atteso, dopo il ponte pasquale, entro la settimana successiva l’Esecutivo potrebbero firmare il decreto.

L’impatto sui conti

Sugli effetti di bilancio, confermate le stime su deficit e PIL 2013: al 2,9% e non più al 2,4%. Quanto al debito, nel 2013 previsto un aumento di 400 milioni. Anche con questo appesantimento dei conti, l’Italia sarà presto fuori dalla procedura europea per deficit eccessivo avviata nel 2009.

E’ un punto importante perché l’Europa da una parte ha concesso un sostanziale via libera all’Italia dall’altra resta severa sulla necessità di chiudere la procedura e rispettare gli impegni fondamentali (pareggio entro il 2013, al netto del ciclo e di eventuali una tantum).

=>Vedi i criteri UE per il via libera al piano di rientro dei debiti PA

Pagamenti 2013

Il piano biennale di rimborso dei debiti della PA riguarda il pagamento pregressi alla entrata in vigore della norma che recepisce in Italia la Direttiva UE che impone il saldo delle transazioni commerciali in 30 giorni. La nuova disciplina si applica ai contratti stipulati dal primo gennaio 2013.

Sulle “maglie larghe” della norma così come recepita in Italia (deroghe fino a 60 giorni) sono state espresse rassicurazioni dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, che risponde ai dubbi della Commissione Europea  e sulle sue forti preoccupazioni relative al rischio di eccessiva flessibilità nell’applicazione dello slittamento dei pagamenti a 60 giorni.

=>Leggi di più nello Speciale sul ritardo dei pagamenti alle imprese