L’iPad Apple ha portato nuovamente alla ribalta il concetto di lavoro in mobilità. Tuttavia, lasciando da parte le polemiche sul suo nome, il nuovo presunto “must” dell’utenza mobile ha suscitato anche critiche e perplessità.
Costoso e per certi versi incompleto, è già minacciato da tablet alternativi, soprattutto tra quelli presto sugli scaffali informatici, come iFreeTablet.
Device del gruppo EATCO (Università di Cordoba), domani sarà presentato come antagonista del tablet Pc di Cupertino. La sua caratteristica principale è quella di equipaggiare un sistema operativo open source basato sulla distribuzione GNU/Linux Debian.
Dal punto di vista tecnico, il dispositivo disporrà di un processore Intel Atom N270 a 1.6 GHz e di uno spazio di memorizzazione di 160GB, ben differente in termini quantitativi con la disponibilità Apple di 64 GB.
Per quanto riguarda la connettività si segnala il modulo Wi-Fi 802.11b/g e 3G (opzionale). Prevista anche fotocamera da 1.3 Mega pixel, uscita VGA, lettore di schede di memoria e ben tre porte USB.
Per il momento non si conosce la data di commercializzazione, soprattutto per alcuni dubbi sulla completezza dell’interfaccia utente e perplessità sull’effettiva usabilità del sistema. Le voci della Rete, tuttavia, hanno già ipotizzato prezzi di vendita intorno ai 300-400 euro.