Crolla il mercato immobiliare in Italia: -29,6% di compravendite nel 4° trimestre 2012, confrontato con lo stesso periodo del 2011. È quanto emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare, che dal 2003 analizza il settore con cadenza trimestrale, un risultato causato dalla crisi economica, ma anche dall’introduzione dell’IMU (leggi dell’impatto dell’IMU sul mercato immobiliare).
Investimenti immobiliari
La flessione degli investimenti immobiliari ha visto coinvolti tutti i settori, da quello residenziale, al terziario, al commerciale fino a quello produttivo.
In totale sono state vendute 993.339 unità immobiliare, 330mila unità in meno del 2011 (-24,8%). A perire di più sono stati il Centro (-31,9%) e il Nord (-31,7%), mentre al Sud la contrazione è stata del -27,4%.
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Nude proprietà
Pochi anche gli acquisti di nude proprietà: nel 2012 -23,4%, nel quarto trimestre -31,4% rispetto alo stesso periodo del 2011. In generale chi compra fa meno ricorso ai mutui ipotecari del 2011 (-38,6%).
Quotazione
In calo poi anche le quotazioni medie, con riferimento alle 12 città italiani con il maggior numero di abitanti. L’unica in cui le quotazioni sono salite leggermente è stata Verona. In generale le quotazioni più alte sono a Bologna, Roma e Firenze con più di 3mila euro a metro quadro. Quelle più basse sono a Palermo e Catania.
I dati fanno riferimento alle note di trascrizione degli atti di compravendita registrati presso gli uffici di Pubblicità immobiliare, o meglio sul numero di transazioni normalizzate (Ntn), fattore che tiene in considerazione se la compravendita è stata effettuata per l’intera proprietà o per una sua frazione. Ad esempio se la compravendita è avvenuta sul 50% della proprietà, la transazione conterà come 0,5 transazioni.