Per le imprese venete la crisi per carenza di liquidità non finisce, e l’iter burocratico ideato dal Governo per favorire la certificazione dei crediti vantati dalle imprese con la PA è troppo macchinoso: queste le accuse di Confartigianato Veneto.
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«Il famoso provvedimento illustrato dal ministro Corrado Passera due mesi fa non funziona. Il sistema che avrebbe dovuto permetterci di scontare i crediti in banca o di convertirli in compensazioni fiscali ha sbloccato a livello nazionale solo lo 0,04% delle somme dovute».
Secondo il presidente degli artigiani Giuseppe Sbalchiero, inoltre, sono poche le amministrazioni che si sono registrate al portale del Ministero, ragion per cui la procedura di pagamento procede a rilento e non favorisce la ripresa dell’attività produttiva a livello locale.
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Da parte dell’assessore alle Attività produttive Isi Coppola, invece, c’è maggiore fiducia nella ripresa generale dell’economia regionale grazie al nuovo programma “microcredito” promosso da Veneto Sviluppo che sarà presentato tra pochi giorni: un sistema di prestiti che variano da cifre minime (5mila euro) arrivando a toccare valori più elevati (50mila euro).