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MPMI e Lavoro: assunzioni 2013 nelle piccole e medie imprese

di Barbara Weisz

Pubblicato 7 Marzo 2013
Aggiornato 24 Giugno 2013 12:16

Ecco le assunzioni previste per i primi del 2013 nelle PMI e nelle micro aziende: i contratti preferiti, i profili ricercati, le competenze richieste nell'indagine R.ET.E. Imprese Italia.

La crisi continua a influire sulla dinamica delle assunzioni nelle PMI mentre iniziano a farsi sentire i primi effetti della Riforma del Lavoro Fornero con un drastico calo dei contratti a progetto, mente i contratti a tempo determinato vengono sempre più usati come una sorta di periodo di prova, a cui segue l’assunzione.

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Lo rileva l’indagine di R.ETE. Imprese ItaliaPrevisioni d’assunzione nelle micro, piccole e medie imprese per il primo trimestre 2013“, secondo cui, nell’intero panorama produttivo italiano, saranno attivati 226mila nuovi contratti entro fine marzo, di cui 134mila nelle micro e piccole imprese:

  • 34mila250 a tempo determinato (25,6% del totale),
  • 24mila 890 a tempo indeterminato (18,6%),
  • 24mila 170 a progetto (18,1%),
  • 16mila490 collaborazioni a partita IVA (12,3%),
  • 14mila370 stagionali (10,8%),
  • 10mila 230 interinali (7,7%),
  • 6290 di apprendistato (4,7%),
  • 2870 altre forme (2,1%).

Profilo dei candidati ricercati: le PMI sono indifferenti all’età della persona da assumere e tendono a privilegiare l’esperienza, mentre fra le grandi aziende è maggiore la tendenza ad assumere giovani.

Le competenze richieste : qualifiche nelle attività commerciali e nei servizi, operai specializzati, impiegati, professioni tecniche, conduttori di impianti e addetti ai macchinari.

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Sulla base di questi dati, lo studio propone una serie di considerazioni relative ai cambiamenti nel rapporto fra aziende e forme contrattuali dopo la Riforma Fornero e le altre modifiche normative del 2012.

Su base trimestrale si registra una maggior prudenza nell’utilizzo dei contratti a progetto, che crescono del 3,7% a fronte di un 81,6% dei contratti a termine, del 64,2% delle consulenze (Partite IVA) e del 41,1% dell’indeterminato.

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Anche su base annua la flessione è più evidente per i contratti a progetto (-18,6%) piuttosto che per quelli a tempo indeterminato (-16,5%) e a termine (-11,1%).

Scarica il Rapporto integrale di R.ETE. Imprese Italia: “Previsioni d’assunzione nelle micro, piccole e medie imprese per il primo trimestre 2013“(clicca qui).

* Immagine Shutterstock