Buone notizie per la liquidità delle piccole e medie imprese: da oggi infatti la Cassa depositi e prestiti (Cdp) potrà partecipare al fondo equity per Pmi ideato dal Ministero del Tesoro.
L’Assemblea degli Azionisti CdP riunitasi ieri ha approvato le opportune modifiche dello Statuto, per adeguarlo alle novità normative della Finanziaria 2010.
Si estende così la sua operatività, con la possibilità di partecipare a Fondi comuni di investimento il cui oggetto sociale realizzi i propri fini istituzionali. Il testo dello statuto modificato sarà pubblicato a breve sul sito della Cdp.
Tra gli investimenti interessati alla riforma, il Fondo italiano di investimento per le Pmi presentato il 16 dicembre scorso dal Tesoro finalizzato alla ricapitalizzazione delle aziende con fatturato tra 10 e 100 milioni di euro.
A sottoscrivere il primo miliardo del fondo saranno quindi Cdp, Unicredit, Mps e Intesa, per una durata massima di 14 anni. L’obiettivo ambizioso è di arrivare ad un capitale di 3 miliardi di euro.
La costituzione della società di gestione del fondo (sgr) è prevista per metà di febbraio e l’inizio degli investimenti per fine giugno.