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Un centinaio di imprenditori di Roma e del Lazio attivi nel settore del commercio e dell’artigianato hanno organizzato una protesta proprio nella Capitale, il Pantheon, per lanciare un grido di allarme contro la crisi che sta mettendo in ginocchio le imprese locali.
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Supportati da Confcommercio Roma e Lazio, Cna Roma e Lazio, Confartigianato Roma, Confesercenti Roma e Casartigiani Roma, gli imprenditori laziali hanno dato il via alla mobilitazione chiedendo al Governo iniziative concrete a sostegno delle attività economiche della Regione.
«Chiediamo misure concrete per l’occupazione, lo sviluppo e la crescita, e poi una maggiore attenzione alla tassazione delle imprese, ai pagamenti della pubblica amministrazione e un’azione concreta di supporto al sistema del credito.»
Richieste ben precise che si accompagnano ai dati allarmanti resi noti da Valter Giammaria, presidente della Confesercenti di Roma e del Lazio, il quale ha sottolineato come la crisi dei consumi e l’occupazione debbano diventare le priorità del Governo.
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«Nel 2012 a Roma e provincia hanno dovuto chiudere quasi 4 mila imprese, 6.500 in tutto il Lazio. Questo ha portato alla perdita di 30 mila posti di lavoro, e se il trend di inizio 2013 non dovesse essere invertito, quest’anno rischiamo la chiusura di 6 mila imprese solo a Roma e provincia.»