Sta destando molta polemica la proposta di Thomas Widmann, assessore provinciale all’economia di Bolzano, rivolta a cinquanta imprese selezionate situate in Veneto e contenete il chiaro invito a trasferirsi in Alto Adige per avere maggiori agevolazioni, recisamente il blocco dell’IRAP per 5 anni e il canone d’affitto del capannone coperto per il 75%.
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50 lettere che sottolineano come, siano state selezionate altrettante imprese appartenenti al settore della Green Economy, pronte a investire nella ricerca grazie ai 22 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione a favore dell’apertura di laboratori, contribuendo a sostenere i costi di attrezzature e stipendi.
«Abbiamo elevati standard di qualità della vita e del fare impresa, geografia strategica quale ponte commerciale verso l’inport-export, plurilinguismo, una green economy diffusa, burocrazia ridotta e stabilità politica. Sono questi gli elementi distintivi dell’Alto Adige, competitivo a livello nazionale e internazionale. Ecco perché abbiamo adottato una politica incentivante nei confronti di aziende motivate a investire da noi. Ci attendiamo che le considerevoli facilitazioni che la Provincia ha inteso accordare in un momento come quello attuale, che pure non è privo di difficoltà, si rivelino un formidabile motore di attrazione di opportunità per lo sviluppo economico di questa regione».
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Così si legge nella missiva, altamente contestata in territorio Veneto, in primo luogo dal Governatore Luca Zaia:
«Anche che questa è la dimostrazione che lo Stato ci ha mandati al massacro esponendoci alla concorrenza sleale di regioni a statuto speciale che si fanno belle usando il nostro residuo fiscale».