A poche settimane dall’entrata in vigore del nuovo Redditometro è bene saperlo: in caso di accertamento sintetico, i soldi versati sul conto corrente del coniuge o di terzi possono essere tassabili perché – anche se in transito sul deposito – rappresenterebbero un reddito effettivo dell’intestatario del conto bancario.
Sul deposito bancario si paga infatti l’IRPEF e la sezione tributaria della Corte di Cassazione (sentenza n. 433 del 10 gennaio 2013) ha chiarito che la tassazione deve aver luogo, anche qualora venga accertato che le somme depositate sul conto appartengono a terzi.
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Questo perché, secondo i giudici di legittimità l’eventuale possesso “reale” dei depositi da parte di un terzo sarebbe frutto di «un accordo bilaterale fra i due coniugi, cui i terzi, compreso il Fisco, sono del tutto estranei».
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In conclusione si configura in questi casi «l’obbligo per l’ufficio di imputare comunque il reddito al “possessore” apparente».
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