È stata approvata la delibera della Giunta della Regione Veneto che stabilisce la non idoneità di alcuni siti per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, secondo quanto stabilito dalle linee guida del 2010 che concernono il diritto delle singole Regioni di tutelare le aree con particolari peculiarità paesaggistiche e ambientali.
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Con l’individuazione dei siti non idonei al fotovoltaico a terra, inoltre, la Regione punta a favorire l’installazione di impianti solari sui tetti, nonostante il taglio degli incentivi.
I siti non idonei sono quelli classificati tali dall’UNESCO, quindi zone di particolare interesse paesaggistico, zone umide di valore internazionale secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Ramsar, la Rete Natura 2000, le zone appartenenti all’elenco delle aree naturali protette, i geositi, le aree agricole nelle quali si realizzano produzioni agroalimentari di qualità, le aree a elevata utilizzazione agricola.
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«Si tratta di un provvedimento che, ancora una volta, sottolinea l’attenzione della Regione per le tematiche ambientali e paesaggistiche, la tutela del patrimonio storico e artistico, della biodiversità e delle aree rurali e di pregio. Inoltre, dopo i tagli del Governo per quanto riguarda i contributi, la delibera rappresenta un ulteriore disincentivo a questo tipo di interventi “a terra”, favorendo nel contempo la soluzione di impianti “sui tetti” e quindi senza alcun rallentamento per il fotovoltaico.»