In un Paese composto al 90% da PMI è ovvio pensare al loro futuro prima di ogni altra realtà, ma anche le attività dei liberi professionisti rientrano in un certo senso tra quelle di piccole dimensioni e quindi tra quelle che hanno bisogno di maggiori tutele. Per questo l’UE chiede che vengano loro estesi gli incentivi concessi alle PMI.
Una iniziativa che rientra nelle strategie per il 2020 dell’Unione Europea, sintetizzata nel piano d’azione “Imprenditoria 2020”:
=> Consulta il Piano UE per l’Imprenditorialità
L’obiettivo del Piano UE è quello di favorire la nascita di nuovi imprenditori e professionisti, e promuovere lo spirito imprenditoriale incrementando gli incentivi e ridimensionando gli ostacoli burocratici e creditizi.
Al contempo, si mira a promuovere lo sviluppo competitivo delle PMI sui mercati internazionali semplificando tanto la burocrazia quanto l’accesso al credito: la convinzione dell’UE è che proprio nel successo delle PMI si nasconda il segreto per uscire dalla crisi dell’economica e dell’occupazione.
=> Leggi le nuove regole 2013 per i Fondi UE alle PMI
Per ogni Paese Membro verrà definito un piano di interventi ad hoc, in base alle caratteristiche peculiari del contesto in cui si trovano ad operare PMI e professionisti, intesi come soggetti con alte qualifiche che svolgono una attività in forma autonoma fornendo servizi ad alta componente intellettuale.
Oltre a semplificazione, internazionalizzazione e accesso al credito, l’UE intende concentrarsi sull’abbattimento delle barriere che impediscono l’accesso alla libera professione.