Con il progetto “Progress” dal 2010 al 2013 la UE garantirà l’accesso agevolato al microcredito, con un fondo da 100 milioni di euro per la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e l’avvio di attività autonome: Pmi e professionisti a partita IVA i soggetti beneficiari, soprattutto se rimasti senza lavoro per la crisi.
Corsia preferenziale per le microimprese, in particolare per quelle sociali o che occupano persone svantaggiate.
Unico requisito per le Pmi interessate al microfinanziamento (prestiti entro i 25mila), produrre un fatturato annuo e/o totale di bilancio non superiore ai 2 milioni di euro.
Il nuovo strumento serve ad ovviare alle lacune dei tradizionali canali bancari – in Italia, ad esempio, l’esclusione finanziaria è del 16% (idati convegno Eticredito) – chiedono eccessive garanzie ad aziende e impenditori individuali.
Scopo finale, inoltre, promuovere imprenditorialità e microimpresa (con meno di 10 addetti) ma anche occupazione, integrazione sociale e pari opportunità, come illustra la proposta della Commissione Ue approvata dal Parlamento Europeo.
Il contributo finanziario del bilancio UE è previsto per il periodo gennaio 2010- dicembre 2013 non sarà alimentato da altri fondi già esistenti, per non togliere nulla ad altre iniziative di eguale importanza. Per poter partire dal primo gennaio, è stato proposto uno stanziamento iniziale di 25 milioni di euro nel Bilancio 2010, mentre è ancora da decidere per il finanziamento dei tre rimanenti anni.