Il 2013 si è aperto all’insegna del problema esodati, con la riforma delle pensioni che fa sentire i suoi drammatici effetti: le prime liste sono comunque in via di pubblicazione e riguardano i primi 65mila salvati con decreto ad hoc, che andranno in pensione con le vecchie regole:
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In generale, però, fino ad Aprile saranno ben pochi i lavoratori che riusciranno a ricevere l’assegno previdenziale.
Sono gli effetti dell’aumento di tre mesi al raggiungimento dei requisiti pensionistici, – per adeguamento alle aspettative di vita – che scatta anche per chi rientra nelle vecchie regole se raggiunge i requisiti nel 2013.
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Ad incidere sullo slittamento delle pensioni 2013 è anche la finestra mobile di 12 mesi per i lavoratori dipendenti – e di 18 mesi per gli autonomi – introdotta dalla precedente riforma delle pensioni Sacconi.
Questo significa che chi compie i 66 anni a partire dal 1° gennaio in realtà raggiungerà i requisiti a 66 anni e 3 mesi (ovvero non prima di Aprile), pur avendo aspettato i 65 anni più un anno di finestra mobile della riforma Sacconi.
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Per ora a poter accedere alla pensione secondo le vecchie regole sono solo i primi 65 mila esodati salvaguardati. Per gli altri 65 mila (i 55mila salvaguardati dal Decreto Sviluppo e i 10mila della Legge di Stabilità) bisognerà attendere ancora perché i decreti diventino operativi.