Sulla sorte degli esodati ancora tanti dubbi, ma almeno arriva una delle poche buone notizie: la Corte dei Conti ha approvato il decreto attuativo che salvaguarda 55mila lavoratori dalla riforma delle pensioni.
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Il decreto è stato firmato in modalità congiunta dal ministro dell’Economia, Vittorio Grilli e da quello del Welfare, Elsa Fornero, ma, a 6 mesi dall’approvazione della legge che lo prevedeva (Spending Review) non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, lasciando con il fiato sospeso i lavoratori esodati coinvolti:
- 40mila lavoratori in mobilità ordinaria per accordi sindacali stipulati entro il 31 dicembre 2011 ma con data di licenziamento successiva al 4 dicembre 2011;
- 1.600 lavoratori del settore finanziario, aventi diritto ad accedere a fondi di solidarietà, in base ad accordi stipulati prima del 4 dicembre 2011 e che perfezionano i requisiti per la pensione entro il 2014.
- 7.400 prosecutori volontari (con ultimo versamento contributivo volontario), con pensione avente decorrenza nel 2014 secondo i requisiti previsti dalla normativa precedente alla riforma delle pensioni.
- 6.000 lavoratori cessati entro il 31 dicembre 2011 in ragione di accordi individuali o collettivi, con pensione avente decorrenza nel 2014 sempre secondo i requisiti previsti prima delle riforma delle pensioni Fornero.
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Ora che la Corte dei Conti ha approvato il decreto la pubblicazione in G.U. dovrebbe arrivare a breve.
Una buona notizia per il Pd, il cui capogruppo nella commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano ha ricordato che «si tratta della seconda tranche dopo il decreto relativo ai primi 65 mila lavoratori».
«Adesso si dovrà predisporre il terzo decreto che riguarda gli ultimi 10 mila lavoratori. Questo risultato ci sprona per continuare la battaglia per risolvere definitivamente il problema dei cosiddetti esodati».
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