La riforma del lavoro in vigore da luglio 2012 continua il suo percorso di piena attuazione: tra le novità 2013 ci sono le risorse ed i nuovi criteri per la conciliazione dei tempi tra lavoro e famiglia ed il congedo parentale (leggi di più).
Si tratta di 78 milioni di euro l’anno per il triennio 2013-2015, reperiti grazie al Fondo per l’occupazione giovanile e delle donne attivato dal Ministero del Lavoro:
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L’INPS dovrà però monitorare l’andamento della spesa in questi tre anni di sperimentazione.
Conciliazione lavoro famiglia
Per il via libera ufficiale al provvedimento firmato dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e dell’Economia, Vittorio Grilli – e quindi ai voucher per la conciliazione famiglia lavoro – manca solo l’ok della Corte dei Conti.
Dopo undici mesi di maternità, le donne che decideranno di tornare al lavoro potranno chiedere voucher di importo pari a 300 euro al mese per sei mesi da utilizzare per pagare baby sitter.
L’alternativa è un contributo concesso tramite bonifico diretto dell’INOS all’asilo nido pubblico o privato scelto dalla madre.
Il bonus verrà concesso – fino ad esaurimento risorse annue – previa richiesta all’INPS in base di una graduatoria nazionale, che valuterà l’indicatore ISEE (quindi il reddito) e l’ordine di presentazione delle domande.
L’INPS dovrà stabilire le modalità per fare domanda online e rilascerà i voucher entro 15 giorni alle lavoratrici madri che avranno scelto l’opzione del baby sitting.
Per ogni voucher mensile fruito, la lavoratrice sconterà una riduzione di pari durata de periodo di congedo parentale.
Congedo parentale
Per quanto concerne l’accesso e l’utilizzo del congedo parentale per i padri in soluzione unica (non a ore), c’è distinzione tra quello obbligatorio, che sarà di un giorno, e quello facoltativo di due giorni (che però verrà scalato dal periodo che spetta alla madre), a partire dalle nascite del 2013.
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Potranno godere dei benefici del congedo parentale tutti i padri, anche adottivi o affidatari, che ne facciano richiesta entro il quinto mese di vita del figlio.
Il datore di lavoro dovrà essere informato con almeno 15 giorni di preavviso.