Le imprese italiane gestite da imprenditrici e manager donne sono in aumento, una crescita lenta ma constante in contrasto con l’andamento economico globale sempre più contratto. Sarà perchè la spinta femminile centra con successo l’obiettivo di apportare maggior impulso verso l’innovazione?
Tuttavia, l’imprenditoria femminile lamenta difficoltà di accesso al credito, sostegno e formazione per un avvio corretto e funzionale di un’impresa. Analizziamo allora i finanziamenti a fondo perduto per lo start-up di imprese al femminile ancora attivi e che rispondono a queste esigenze.
Cna Impresa Donna e Bic Lazio hanno di recente presentato il bando della Regione Lazio per la “promozione delle pari opportunità nel lavoro 2009“.
Si tratta di agevolazioni a sostegno delle Pmi a prevalente partecipazione femminile costituite da almeno tre anni e operanti nei settori Artigianato, Industria, Commercio, Servizi e Turismo (ad esclusione delle ditte individuali), e grazie alle quali si determini un incremento di “quote rosa” nelle assunzioni.
Le domande per l’accesso all’agevolazione devono essere presentate entro il 28 dicembre. Il fondo vale 70mila euro e copre spese di vario tipo (patrimoniali, siti web, ristrutturazioni, consulenze, ecc.) purchè l’azienda si occupi di progetti innovativi volti al consolidamento dell’impresa e preveda servizi alla famiglia, assistenza prima infanzia o a domicilio, nidi collettivi.
BIC Lazio ha creato un sito interamente dedicato allo sviluppo delle imprese femminili, economiafemminile.net, che illustra il progetto “Servizi integrati per lo sviluppo dell’economia femminile“: un insieme di servizi per agevolare l’accesso al credito a imprenditrici e lavoratrici autonome o aspiranti tali.
Il progetto – partito come una sperimentazione – prevede anche l’istituzione sul territorio regionale di diverse sedi CEIFF (Centri per l’Inclusione Finanziaria Femminile) con l’obiettivo di erogare servizi di informazione, consulenza e supporto, per l’accesso al credito e per le relazioni con il sistema bancario.
Inoltre, avranno il compito di orientare le imprenditrici verso le più adeguate richieste di finanziamento. Fulcro dei CEIFF, le figure professionali POGEF (Progettista di genere in ambito finanziario), che forniscono sostegno e intermediazione per l ‘ accesso alle diverse offerte finanziarie dislocate sul territorio di pertinenza.
Le imprese rosa sono anche oggetto dell’accordo fra Confartigianato Donne Impresa (che rappresenta 80mila imprenditrici artigiane) e Artigiancassa. Obiettivo comune, incentivare la crescita e l’innovazione delle imprese femminili, con l’incremento occupazionale femminile, e condizioni finanziarie agevolate.
Le linee di intervento riguardano: individuazione e sviluppo di strumenti finanziari specifici per le aziende femminili; finanziamento di progetti a valore sociale per la promozione e il miglioramento della componente femminile imprenditoriale e dipendente nelle Pmi artigiane.
E poi ancora: sostegno dell’impresa nei periodi di astensione obbligatoria per maternità delle imprenditrici e creazione di percorsi per dipendenti delle imprese artigiane; realizzazione di linee di microcredito agevolato per l’autoimprenditorialità di donne estromesse dal mondo del lavoro e relativi percorsi di formazione e accompagnamento.
Infine, l’ultimo strumento che oggi vi segnaliamo e dedicato alle donne che vogliono “realizzarsi in proprio” è il CD “Le città dell’imprenditoria” frutto della collaborazione fra Dipartimento Pari Opportunità e Microsoft.
Si tratta di una guida operativa per fare impresa mediante un percorso virtuale di conoscenza, ma anche tramite l’autovalutazione dello start-up.
Articolato in differenti “scenari virtuali”, affronta diverse tematiche: Cantiere (start-up e redazione del business plan); City (aspetti burocratici per aprire l’impresa); Casa (come conciliare vita privata e lavoro autonomo); Azienda (buone prassi, raccomandazioni e strumenti abilitanti); Mercato (come procacciarsi i clienti); Internet cafe (nuove tecnologie e loro utilizzo efficace); Parlamento (leggi e regolamenti per le pari opportunità); Palestra (per esercitarsi e verificare il proprio ruolo di imprenditrice); Centro congressi (indirizzi, link riferimenti ecc.); Info point (tematiche dei contratti).