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Crisi: italiani informati sui temi dell’economia?

di Tullio Matteo Fanti

18 Dicembre 2012 14:50

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IVA IMU e PIL sembrano essere entrati nella terminologia corrente: ecco quanto si informano gli italiani sui termini tipici dell'economia per meglio capire questo periodo di crisi.

La crisi economica che sta vivendo il nostro Paese ha portato gli italiani ad avvicinarsi sempre più ai termini tipici dell’economia: IVA IMU e PIL sembrano essere entrati nella terminologia corrente ma quanto si informano gli italiani su questi argomenti per capire questo particolare periodo e reagire alla crisi?

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Un test condotto online dal portale Virgilio ha messo in luce una buona preparazione sull’IVA (8 risposte su 10 indicano che sono 3 oggi le aliquote vigenti) e sull’IMU (oltre il 60% delle risposte individua correttamente che, oltre all’ICI, l’IMU ha assorbito anche l’IRPEF sui redditi immobiliari => Leggi i dettagli).

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Decisamente più nebulosa invece la conoscenza degli italiani sulle ripercussioni dei tagli sui tassi di interesse da parte della BCE: più della metà dei rispondenti, pensa infatti erroneamente che il rischio sia la deflazione, mentre è l’esatto contrario, ovvero l’inflazione.

Buona la conoscenza dell’ammontare del nostro debito pubblico (2.000 miliardi con il 75% di risposte esatte) mentre il significato del PIL è conosciuto da oltre il 60% dei rispondenti, che lo definisce correttamente come il valore totale dei beni e servizi prodotti in un Paese in un anno e destinati al consumo, agli investimenti, alle esportazioni.

Qualche dubbio per il Cuneo Fiscale, che nel 30% delle risposte viene associato ad una semplice rappresentazione grafica dell’aumento del carico fiscale sulle famiglie.

Le pensioni sembrano suscitare un particolare interesse, spingendo gli italiani ad approfondire sull’argomento: oltre l’80% dei rispondenti hanno ben compreso che la riforma delle pensioni ha visto prevalere il sistema contributivo su quello retributivo.

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L’ormai famigerato spread e il Patto di stabilità e crescita creano invece alcune perplessità: solo il 40% delle risposte sono corrette sul significato di spread e quasi la metà dei partecipanti al test crede che la disoccupazione sia tra i parametri monitorati dal Patto di stabilità e crescita.