Al via il Brevetto Unico Europeo, il Parlamento Europeo ha infatti approvato il cosiddetto “pacchetto brevetto”, ovvero quella serie di norme che istituiscono la tutela brevettuale unitaria per i Paesi Membri che introduce però nuovi costi per le PMI italiane.
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Attraverso queste nuove regole, che disciplinano anche il regime linguistico applicabile e l’ordinamento giurisdizionale per le controversie brevettuali, le imprese dell’Unione Europea potranno difendere le proprie idee e innovazioni in ogni settore.
Con questo nuovo pacchetto vengono quindi superate le attuali barriere, che prevedevano la tutela degli inventori mediante brevetti nazionali rilasciati dagli Stati Membri e da brevetti europei rilasciati dall’Ufficio europeo dei brevetti (UEB) in applicazione della Convenzione di Monaco sul brevetto europeo (CBE) del 5 ottobre 1973.
Costi per le imprese
Il problema più rilevante era la necessità di convalida in ciascun Paese in cui si desiderava essere tutelati, con conseguenti costi che potevano anche raggiungere i 36 mila euro per la copertura completa in tutta l’Unione, contro i 1850 euro medi USA.
Nonostante l’evidente anomalia europea, il pacchetto brevetti ha impiegato 30 anni per essere discusso e approvato, soprattutto in relazione al regime linguistico, basato sul trilinguismo (francese, inglese e tedesco).
=> Leggi il sì della Commissione UE al trilinguismo
In merito, soprattutto Italia e Spagna hanno evidenziato in merito una eccessiva discriminazione, con conseguente distorsione della concorrenza e una palese violazione del principio del multilinguismo europeo.
=> Leggi il no dell’Italia al trilinguismo
Alle aziende italiane, ad esempio, il brevetto europeo verrebbe a costare il 30% in più rispetto ad una concorrente europea, proprio per la discriminazione linguistica e la relativa necessità di traduzione dei testi.
Per questo motivo, nonostante l’approvazione della legge da parte del Parlamento Europeo, il pacchetto brevetto si è avvalso della cooperazione rafforzata, ovvero dalla possibilità di portare avanti un’iniziativa legislativa anche senza l’approvazione unanime dell’intera Unione.
L’Italia e la Spagna al momento sono rimaste fuori dall’iniziativa, ma potranno aderirvi in qualsiasi momento.
Ad ogni modo le domande di brevetto prevedono, quando approvate, la protezione unitaria in tutti i 25 Stati membri che partecipano all’adozione delle norme in esame. Tali domande dovranno essere presentate all’ Ufficio europeo dei brevetti in qualsiasi lingua, ma dovranno essere accompagnate da una traduzione in inglese, tedesco o francese.
A pieno regime, il nuovo brevetto dovrebbe costare da un minimo di € 4.725 ad un massimo di 6.425 € e, in caso di mancato rispetto della tutela brevettuale, le aziende potranno avvalersi di un Tribunale unificato delle controversie brevettuali per mezzo di un accordo internazionale.
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Dal punto di vista delle tempistiche di validità della norma, l’accordo internazionale per la creazione del Tribunale unificato dei brevetti entrerà in vigore il 1° gennaio 2014, o dopo la ratifica di almeno tredici Stati membri (tra cui Regno Unito, Francia e Germania), mentre il regolamento sul brevetto unitario ed il regolamento sul regime di traduzione applicabile a tale brevetto entreranno in vigore dal 1° gennaio 2014.