Uno studio condotto da Cna Umbria mette in evidenza come l’IMU nel territorio regionale abbia subito un incremento del 95% rispetto alla vecchia ICI. L’imposta sugli immobili viene definita un vero e proprio salasso sebbene le cifre subiscano variazioni a seconda del Comune di residenza.
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Cna Umbria, attraverso il vice presidente Renato Cesca, sottolinea come l’IMU sia la principale responsabile del fallimento di molte imprese, soprattutto se si osservano gli importi regionali relativi ai magazzini e ai laboratori artigiani.
Solo per fare qualche esempio, un negozio di Perugia si trova a pagare il 145% in più rispetto al 2011, mentre per un magazzino di Orvieto l’aumento sfiora il 142%.
Tradotto in euro, gli aumenti che gravano sulle imprese variano dai 94 euro a cifre ben più superiori ai mille euro.
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«L’introduzione dell’IMU comporterà per i cittadini e le imprese un aumento medio del 95% rispetto a quanto veniva versato per il pagamento dell’ICI. E non si tratta di percentuali campate in aria tanto per fare un po’ di allarmismo. La conferma alle nostre intuizioni ci viene da uno studio che Cna Umbria ha commissionato al centro studi ‘Sintesi’.»