Agenda Digitale: conto alla rovescia per la fiducia

di Tullio Matteo Fanti

11 Dicembre 2012 15:00

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A rischio la conversione in legge del Decreto Crescita 2.0. Resta tuttavia un margine per l'approvazione nei prossimi giorni e sul Web si scatena l'appello.

La crisi di Governo rischia di bloccare la conversione in legge del Decreto Sviluppo 2.0, gettando così un’ombra scura sul futuro dell’Agenda Digitale. Nel caos di queste ultime ore c’è chi tuttavia sostiene che l’approvazione dell’Agenda sia ancora possibile.

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In effetti, il governo ci sta provando: il ministro dei Rapporti con il Parlamento Pietro Giarda ha annunciato che l’esecutivo chiederà la fiducia alla Camera (mercoledì 12 dicembre) sul Decreto Sviluppo bis (che contiene l’ampio capitolo sull’Agenda Digitale).

I tempi ci sarebbero: il decreto, già approvato al Senato, va trasformato in legge entro il 18 dicembre. Bisogna vedere però come si profila la calendarizzazione e soprattutto come voteranno le forze di maggioranza.

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Non si esclude nemmeno l’ipotesi che eventualmente si possa trasferire parte del Decreto Sviluppo bis nella legge di Stabilità 2013, l’unica su cui tutte le forze della ormai ex maggioranza garantiscono il voto favorevole.

Una soluzione che salverebbe in parte i piani di rinnovamento per il Paese voluti dall’Agenda Digitale, rischiando però di svuotare parecchio il provvedimento.

In queste ultime ore impazza su Twitter l‘hashtag #firmateildecreto, che raccoglie le proteste di tutti coloro che credevano nelle misure prese dall’Agenda per la crescita economica, con un accento particolare sulle norme per le startup.

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Come prevedibile, neppure la Comunità europea è rimasta insensibile alla problematica: il commissario europeo per l’Agenda digitale Neelie Kroes è infatti intervenuta con un tweet indubbiamente eloquente: «apprezzo molto l’Agenda digitale italiana, l’Italia si sta muovendo nella direzione giusta».