Oltre ai 260 mila esodati rimasti fuori dalle salvaguardie dei decreti messi in campo dal governo Monti, a rischio ci sono perfino i 10mila che dovevano essere tutelati dalla Legge di Stabilità. (leggi l’emendamento esodati nel Ddl Stabilità).
«Rispetto all’ultimo provvedimento di salvaguardia per esodati, che mirava alla tutela di circa 55mila soggetti, gli importi autorizzati dal presente provvedimento non sembrerebbero consentire in proporzione la salvaguardia dei circa 10mila soggetti tutelati dalle norme in esame», fanno sapere dalla Commissione Bilancio del Senato.
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La tutela di questi nuovi esodati, rispetto a quelli precedentemente salvaguardati – che comunque prevedevano requisiti diversi – richiederebbe secondo i senatori un onere finanziario più ingente e per questo chiedono al Governo di chiarire «le ipotesi adottate nelle stime al fine di verificare per quale motivo» di tanta differenza.
Un balletto di numeri che ha portato ad una class action contro Fornero stessa, con l’obiettivo di ottenere per ciascuno un risarcimento per danni morali e mobbing sociale le migliaia di lavoratori in balia di stime ufficializzate e poi puntualmente smentite:
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Il ministro del Welfare Elsa Fornero – la cui riforma delle pensioni ha creato il problema degli esodati – vorrebbe arrivare a tutelare 130mila persone; una soluzione proposta dalla Commissione Lavoro della Camera, poi bocciata dalla Commissione Bilancio.
Alla fine le risorse per tutelare i nuovi 10.130 esodati sono stati trovati con la Legge di Stabilità grazie ad un fondo di 100 milioni di euro alimentato anche da quanto risparmiato per tutelare i primi 120 mila esodati.
Ora per il Senato impone un nuovo stop, sempre dovuto alla copertura finanziaria.
Una situazione complicata alla quale va aggiunta la recente crisi del Governo, scatenata soprattutto dalla decisione del Pdl di non votare la fiducia sul Decreto Sviluppo bis. Ora resta da vedere quale sarà la posizione del Pdl nei confronti della Legge di Stabilità.
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