Lavora al Wi-Fi libero in Italia il deputato Roberto Cassinelli, che ha presentato – anche sul proprio blog – una proposta di legge per modificare il decreto Pisanu, che ostacola la diffusione di hot-spot Wi-Fi pubblici in Italia.
Il cosiddetto decreto antiterrorismo (legge 155/2005) nato al tempo degli attentati di Londra, prevede vincoli molto severi per i fornitori dell’accesso a Internet.
Oggi appare eccessiva e poco rispondente alle attuali esigenze. Vincoli peraltro assenti negli altri Paesi occidentali e che in Italia hanno effetti gravi sulla comunicazione online e di conseguenza sulla crescita economica del Paese.
A fronte di queste considerazioni è partita da Alessandro Gilioli, Sergio Maistrello e Raffele Bianco un’iniziativa, la Carta dei cento per il libero Wi-Fi, firmata da esperti e giornalisti.
Il testo integrale dell’appello a non proprogare ulteriorimente il decreto Pisanu è disponibile anche su Facebook.
Nello specifico, si chiede di eliminare l’obbligo, da parte di chi offre accesso a Internet sia in un pubblico esercizio che in uno privato, di registrare l’hot spot presso la Questura e a salvare i dati dei navigatori, identificandoli con un documento.
In Italia finora si è aggirato questo obbligo, su autorizzazione del ministero degli interni, identificando gli utenti mediante sim. Un meccanismo che però non può essere utilizzato in caso di utenti con schede straniere.
Dunque si chiede che alla sua scadenza (31 dicembre) il decreto Pisanu non venga prorogato, facendo decadere l’obbligo di identificazione. La proposta di legge Cassinelli-Coscia del 19 novembre chiede invece al ministero di trovare un metodo alternativo per l’identificazione che sia meno macchinoso, quindi più comodo, semplice e veloce.