Condono tombale per coloro che detengono conti correnti in Svizzera, è quanto prevede la sanatoria fiscale per i patrimoni non dichiarati sulla quale si stanno accordando Italia e Svizzera. Ad annunciare l’avanzamento delle trattative tra i due Paesi è stato il capo della direzione della segretria per le questioni Finanziarie internazionali Oscar Knapp.
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L’intesa prevede che gli Italiani che detengono un conto corrente in Svizzera, uno dei principali paradisi fiscali, possano siglare una sorta di patto: regolarizzare le somme depositate nel Paese oltralpino, e quindi la posizione con il Fisco italiano, versando le imposte evase in passato.
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Andrà quindi pagata una tassa, che sarà ben più consistente dello scudo fiscale concesso dal precedente Governo: tra il 30% e il 35% (precedentemente si era arrivati al massimo al 7%). La Svizzera dal canto suo assumerebbe il ruolo di sostituto di imposta per lo Stato Italiano sulle tasse da versare in futuro.
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A fronte di tale prelievo i contribuenti potranno mettersi al riparo da possibili sanzioni penale o amministrative per reati fiscali.
Si stima che con questo condono tombale l’Italia possa riportare in Italia 160 miliardi di euro. La Svizzera ha già siglato accordi simili a quello che sta per raggiungere con l’Italia (noto come Schema Rubik) con Gran Bretagna, Austria e Germania.