I risparmi del Fondo Giavazzi – ottenuti con il riordino degli incentivi alle imprese – saranno utilizzati per finanziare l’innovazione con un Bonus Ricerca in forma di credito d’imposta: lo prevede un emendamento alla Legge di Stabilità:
L’emendamento, a firma dei relatori Renato Brunetta e Pier Paolo Baretta, prevede di istituire il Fondo con i risparmi della Spending Review (consulta il piano Giavazzi).
Bonus Ricerca
Il bonus verrà erogato a imprese e PMI che effettueranno investimenti in ricerca e sviluppo, con attività interne o in collaborazione con università e strutture pubbliche.
Da stabilire ancora modalità di erogazione del credito d’imposta ed entità delle risorse: sarà il Ministero dell’Economia a individuare, entro 30 giorni dall’approvazione della Legge di Stabilità 2013, i risparmi che effettivamente potranno essere utilizzati a questo scopo:
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Fondo Giavazzi
A quanto ammonterà dunque il Fondo? La bozza del piano Giavazzi prevedeva tagli agli incentivi alle imprese inutili o poco efficaci per 10 miliardi; successive modifiche hanno ridotto l’operazione a interventi per circa 3 miliardi di euro ma è probabile che alla fine si arriveranno a sacrificare contributi statali per una cifra che oscilla fra 500 e 800 milioni.
Queste dunque le risorse disponibili per il Fondo con cui alimentare il Bonus Ricerca, anche se potrebbero in parte essere dirottati per la riduzione del cuneo fiscale, altro capitolo caldo e in divenire di questa manovra finanziaria. Le ultime soluzioni pensate dal Governo per ridurre il cuneo fiscale prevedono un’agevolazione dal 2013 per i lavoratori dipendenti , e sconti per le aziende a partire dal 2014 (leggi cosa prevede il ddl Stabilità sul cuneo fiscale).
Su un possibile taglio IRAP nel 2014 si è invece soffermato negli ultimi giorni il ministero dell’Economia Vittorio Grilli, anticipando questa ulteriore volontà del Governo (leggi il dettaglio).
Iter della Legge di Stabilità 2013
Su tutte queste novità il quadro sarà definitamente chiaro e definito entro il 15 novembre (dopo che si sarà chiuso l’iter in Commissione bilancio alla Camera) con l’arrivo alla Camera – per la discussione in Aula – del testo definitivo del Ddl di Stabilità, completo di tutte le modifiche effettuate.
Fra gli altri cambiamenti in vista, si segnala un nuovo tentativo salva esodati (leggi le novità sull’ultimo emendamento), e non si escludono novità sul fronte detrazioni: dopo aver eliminato la retroattività della sforbiciata su deduzione e detrazioni, potrebbero saltare sia il tetto di 3mila euro alle detrazioni (ipotesi ancor più drastica di quella, esaminata nei giorni scorsi, di escludere comunque da questa cifra almeno il mutuo per la prima casa), sia la franchigia di 250 euro a una lunga serie di deduzioni e detrazioni (anche qui, l’altra ipotesi è di salvare almeno le spese sanitarie).
Il conto alla rovescia è iniziato, il criterio con cui le decisioni verranno prese è sempre lo stesso: rispetto al ddl presentato dal governo, i saldi devono restare invariati.