Le piccole e medie imprese sono ottimiste sul futuro del proprio business e considerano l’information technology come uno strumento per crescere e vincere le sfide competitive.
È questo il quadro delineato dall’indagine di HP, conclusa questo mese e resa nota oggi attraverso un comunicato stampa, che ha coinvolto 600 aziende con meno di 250 dipendenti in Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia e Spagna.
Rispetto all’analoga indagine condotta nel 2005, le PMI europee oggi considerano positivo il proprio business. Infatti, l’88% degli intervistati (82% in Italia) ha dichiarato di essere molto o abbastanza ottimista sulla crescita nei prossimi 12 mesi. Gli unici fattori in grado di ostacolare lo sviluppo sono la concorrenza internazionale e locale e la situazione economica generale.
Inoltre, il 55% (il 67% in Italia) ha dichiarato di avere una strategia IT di medio e lungo periodo e il 49% (il 63% in Italia) è disposto ad acquistare nuove soluzioni IT per ottimizzare i processi.
«La ricerca che abbiamo condotto e il confronto con i risultati raccolti nel 2005 ci permette di tracciare un quadro dell’evoluzione delle PMI e del loro rapporto con le tecnologie informatiche. La relazione con i fornitori IT è diventata più matura e si basa oggi sulla capacità di interpretare le necessità di ogni realtà aziendale e sulla fiducia reciproca», ha commentato Agostino Santoni, General Manager HP Peronal Systems Group.
Per quanto riguarda, dunque, il rapporto con i fornitori IT, i fattori che condizionano la scelta sono la capacità di comprendere le esigenze specifiche dell’azienda (per il 39% degli intervistati europei), il buon rapporto qualità/prezzo (34%) e la costruzione di un rapporto di fiducia (22%). La maggior parte degli imprenditori italiani (l’89%) cambierebbe, infine, fornitore se venisse meno anche solo uno degli elementi indicati.