Il modo migliore per conoscere il vostro futuro dipendente è cercare informazioni su di lui su internet. E non solo informazioni prettamente afferenti l’ambito lavorativo, ma soprattutto la sfera personale.
A rivelarlo è Viadeo, società che gestisce l’omonimo social network professionale, che ha condotto un’indagine online intervistando 2600 tra datori di lavoro e consumatori. Una volta ricevuto un curriculum basta inserire il nome del candidato su Google e saltano fuori numerose informazioni sul suo stile di vita: una pratica adottata già da 1/5 degli intervistati.
Sono proprio i social network a fare da banca dati ”ufficiosa” sulla vita privata dei probabili dipendenti. Una visita al suo profilo su Myspace potrebbe rivelare abitudini sconvenienti, come un’eccessiva propensione verso l’alcool o altri comportamenti eticamente incompatibili con la filosofia aziendale. Altre notizie interessanti potrebbero venire dal blog personale o dai video che l’osservato speciale ha pubblicato su YouTube.
Si tratta di informazioni che hanno un peso spesso determinante, se è vero che il 59% dei datori di lavoro dichiara che le scelte di assunzione ne sono influenzate, e addirittura un quarto del campione ha respinto un candidato dopo un’indagine online.
Tuttavia non mancano i risvolti positivi: spesso sono proprio queste ricerche a svelare competenze complementari non dichiarate nei curriculum. Al primo posto ci sono ovviamente le abilità nell’utilizzo di internet, che risultano evidenti quando l’addetto alla selezione incappa in un sito web personale del candidato: nel 13% dei casi queste informazioni sono determinanti nelle decisioni di assunzione.