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Servizi INPS Online: inadeguati per il Lavoro

di Francesca Vinciarelli

2 Novembre 2012 10:30

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Servizi INPS Online troppo lenti e complessi per i Consulenti del Lavoro, con l’aggravio di fornire risposte non esaustive.

I Servizi INPS Online non sarebbero adeguati a soddisfare le esigenze degli utenti:lo rivela un’indagine realizzata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

In generale i servizi web INPS sarebbero complessi e fornirebbero risposte in modo lento e comunque non esaustivo. Almeno secondo quanto rilevato dai consulenti del lavoro operanti in tutte le provincie italiane che hanno risposto all’indagine.

=> Consulta tutti i Servizi INPS Online

=> Ottieni il PIN INPS per le pratiche web

I servizi della PA sono ormai in maggioranza informatizzati. La digitalizzazione ha riguardato l’INPS fin da subito: l’ente previdenziale ha infatti subito nel 2012 un restyling funzionale significativo.

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ne evidenzia le criticità, soprattutto in relazione alla chiusura dei canali telefonici, che hanno spostato sul Web la totalità degli utenti, privati cittadini, consulenti e imprese:

=>Vai ai Servizi online Inps per le aziende e i professionisti

=>Vai alla Modulistica INPS e ai Servizi Online per i cittadini

Accesso ai servizi INPS

Il sito web dell’INPS sarebbe stato considerato complesso per metà dei professionisti, con l’ulteriore difficoltà nell’uso di altri strumenti di comunicazione come la PEC (le sedi provinciali per l’89% non ne incentivano l’uso).

L’accesso alle informazioni dalle sedi INPS sarebbe difficoltoso (71%), poichè nelle sedi provinciali nel 64% dei casi gli sportelli sono aperti anche nel pomeriggio, ma quasi sempre (78%) solo per appuntamento. Il 94% degli intervistati dichiara quindi un accesso alle sedi estremamente difficoltoso, con rarissimi casi (19%) di attese infreriori ai 30 minuti.

Le difficoltà di gestione dei rapporti nei vari settori sono suddivise in modo eguale tra datori di lavoro, lavoro autonomo e prestazioni di integrazione salariale, con l’eccezione della gestione separata che evidenzia maggiori problemi.

Infine, a completare il quadro, oltre il 30% dei Consulenti del Lavoro dichiara di ricevere richieste per contributi prescritti che solo nel 10% dei casi riesce a far annullare prima che le somme vengano iscritte a ruolo.