Nonostante il vento di crisi, la migrazione verso il commercio elettronico continua silenziosa ma costante in Italia. Confrontando i dati con quelli del 2008 si registra un trend positivo dell’1%.
Il mercato italiano inizia ad allinearsi alla media europea in quanto a spesa media degli e-buyer (800 euro l’anno) ma resta in stallo il binomio navigatori/acquirenti di beni online, fermi a 8 milioni.
Queste i dati salienti presentati al convegno “e-Commerce 2009: segnali positivi, nonostante la crisi”, organizzato dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, che conferma tra l’altro la supremazia della vendita di Servizi (2/3) rispetto ai Prodotti (1/3).
La lieve crescita denota tuttavia un cambiamento di esigenze da parte dei consumatori web, che acquistano più frequentemente oggetti di minore entità, generando una crescita del numero di ordini del 13%.
Si muovono anche le posizioni in classifica dei vari settori merceologici, con un’impennata del comparto Abbigliamento (+42%), Musica e Audiovisivi (+17%). Al contrario, il Turismo deve constatare un calo di vendite del 3%, pur permanendo nella sua posizione di leadership del mercato e-Commerce con il 51% del totale.