Bilancio aziendale: ammortamento delle immobilizzazioni

di Nicola Santangelo

24 Luglio 2013 09:30

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Guida al bilancio aziendale: iscrizione delle immobilizzazioni immateriali e materiali e l'ammortamento dei cespiti.

In questo articolo sul bilancio aziendale (leggi la guida) vediamo come trattare gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente, iscritti fra le immobilizzazioni (materiali, immateriali e finanziarie).

Immobilizzazioni materiali

Vi rientrano i fabbricati e gli impianti che costituiscono complemento di ogni edificio (es.: elettrico o idraulico), mentre gli altri vanno considerati separatamente (telefonico, citofonico, di condizionamento o allarme).

Ammortizzare un cespite vuol dire far confluire al bilancio in chiusura una quota parte del valore di un bene ad utilità pluriennale.

=>Scarica il modello in Excel per l’ammortamento ordinario di cespiti

L’immobilizzazione che alla data di chiusura dell’esercizio risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato dalla differenza tra costo storico ed ammortamenti, deve essere iscritta al valore minore. Si parla, in questo caso, di svalutazione di immobilizzazioni.

Per determinare il costo da ammortizzare occorre fare riferimento al costo di acquisto al netto di eventuali sconti commerciali e finanziari o contributi in conto impianti, maggiorato di oneri accessori e interessi passivi sui prestiti eventualmente contratti per l’acquisizione. Nel caso in cui il bene venga costruito all’interno dell’impresa occorre considerare i costi diretti di materie prime, dei materiali di consumo, dei servizi e delle retribuzioni maggiorati dei costi indiretti e degli interessi passivi su presti contratti per l’acquisizione dei fattori produttivi.

=> Confronta con la procedura di ammortamento anticipato dei cespiti

I beni ammortizzabili che non vengono più utilizzati nel processo produttivo devono seguire la procedura di dismissione. In questo modo il costo residuo va imputato a perdita nell’esercizio in cui il bene viene dismesso.

Sotto il profilo contabile l’ammortamento si rileva in Dare del Conto Economico. In contropartita verrà indicato il conto “Fondo Ammortamento”.

Immobilizzazioni immateriali

I beni che partecipano al processo produttivo dell’impresa la cui utilità non si esaurisce in un solo esercizio: oneri pluriennali, beni immateriali e avviamento (elemento tipico, la mancanza di fisicità del bene).
Confluiscono in bilancio secondo l’ammortamento civilistico e fiscale.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione opere dell’ingegno

  • civilistico: in base alla residua vita utile del bene;
  • fiscale: in misura non superiore al 50% dei costi per ciascun esercizio;

Marchi

  • civilistico: in base alla residua vita utile del bene;
  • fiscale: in misura non superiore a 1/18 per ciascun esercizio;

Concessioni, licenze, diritti e simili

  • civilistico: in base alla residua vita utile del bene;
  • fiscale: in misura corrispondente alla durata di utilizzazione prevista dal contratto o dalla legge;

Avviamento

  • civilistico: entro cinque anni;
  • fiscale: in misura non superiore a 1/18 del valore per ciascun esercizio;

Altre immobilizzazioni immateriali

  • civilistico: in base alla residua vita utile del bene;
  • fiscale: in misura corrispondente alla durata di utilizzazione prevista dal contratto o dalla legge.

Attrezzatura minuta e beni ammortizzabili di costo unitario inferiore a euro 516,45

Si considerano attrezzatura minute quei beni utilizzabili autonomamente ovvero sussidiari o accessori ad altri beni. I beni a utilità pluriennale devono essere iscritti al costo di acquisto o di produzione e vanno sistematicamente ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo. Sotto il profilo fiscale è possibile prevedere la deduzione integrale nell’esercizio di acquisizione.

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Sul Bilancio aziendale leggi anche:
=> Definizione e approvazione
=> Anticipi, caparre, operazioni di cassa e banca
=> Il trattamento in bilancio delle agevolazioni