Buone notizie per migliaia di lavoratori esodati: la Commissione Lavoro della Camera ha detto sì ad un emendamento alla Legge di Stabilità che amplia la platea di lavoratori salvaguardati dalla riforma delle pensioni, nonostante il no dell’Esecutivo.
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Il Governo è stato dunque battuto, con voto bipartisan all’unanimità (tranne Giuliano Cazzola del Pdl che non ha partecipato al voto): l’emendamento correggerà quanto previsto al momento dal testo della Disegno di Legge di Stabilità e integrerà la dotazione del Fondo Esodati molto risicato, che non coprirebbe tutti i lavoratori prossimi alla pensione nel 2013-2014:
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All’attuale Fondo Esodati, secondo l’emendamento, dovrebbero confluire anche tutte le risorse già messe in campo finora per i primi due interventi di salvaguardia: questo, per consentire di poter utilizzare eventuali risparmi: si tratta di circa 9 miliardi di euro.
Iter dell’emendamento
Perché la misura – che porta come prima firma quella del presidente della Commissione, Silvano Moffa – diventi ufficiale e definitiva c’è però bisogno anche del benestare della Commissione Bilancio della Camera. Soltanto dopo l’emendamento potrà essere integrato nel testo del Ddl Stabilità e proseguire nell’iter parlamentare.
Al momento del voto in Commissione Bilancio, nei prossimi giorni, l’emendamento potrebbe essere riscritto – per garantire la piena copertura – o addirittura cancellato.
L’INPS ha comunque promesso che saranno salvaguardati tutti i prossimi esodati, ossia i lavoratori che andranno in pensione nel prossimo biennio:
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Risorse per Esodati
Ufficialmente, il parere contrario del Governo è dovuto a questioni di copertura finanziaria: servono altri 3 miliardi di euro per attuare le misure di salvaguardia per il biennio 2013 e 2014.
Le risorse finanziarie sono da sempre il punto nodale che ha portato alla bocciatura di altre proposte in tema di esodati – come la proposta Damiano – e che, secondo il nuovo emendamento, saranno coperte grazie ad un contributo di solidarietà del 3%, applicato sulla parte dei redditi oltre 150mila euro (si applica anche alle pensioni, ma è sempre deducibile).
Una tassa iniqua per il Vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina, anche se va a toccare lo 0,36% degli Italiani.
E se questo non bastasse verranno aumentate le accise sulle sigarette: lo prevede una clausola di salvaguardia.
Viene inoltre stabilito che nel Fondo da 100 milioni disposto dal Governo confluiscano tutte le risorse stanziate per i lavoratori esodati (finora 9 miliardi di euro) così che eventuali risparmi derivanti dai due decreti sugli esodati possano rimanere a disposizione degli esodati.