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Legge di Stabilità e mutui: come calcolare le nuove tasse

di Barbara Weisz

Pubblicato 18 Ottobre 2012
Aggiornato 19 Ottobre 2012 09:00

La detrazione delle spese di mutuo impedirà ogni altra agevolazione fiscale in dichiarazione dei redditi già dal 2012: guida al calcolo, con esempi pratici, delle nuove tasse per milioni di Italiani a causa della Legge di Stabilità 2013.

Chi ha acceso un mutuo prima casa e ne portava in detrazione le spese in dichiarazione dei redditi, dal 2012 sarà penalizzato dal tetto di 3mila euro previsto dalla Legge di Stabilità, che probabilmente esaurirà ogni altra possibile agevolazione fiscale.
Il discorso cambia per i mutui dalle imprese dopo il 1993, che non possono essere comunque portati in detrazione.


Scarica il testo della Legge di Stabilità 2013

Vediamo in dettaglio come eseguire il calcolo delle tasse in aumento sui diversi mutui.

Mutui

La detrazione del 19% su spese e oneri del mutuo prima casa fino a 4mila euro si scontra con il tetto da 3mila euro sulle detrazioni complessive (mutuo, spese sanitarie e via dicendo) per i redditi superiori ai 15mila euro.

Questo perché sia la franchigia da 250 euro sulla deducibilità (art.12 commi dal 4 al 7 del ddl di Stabilità)  sia il tetto da 3mila euro sulla detraibilità (art.12 commi dall’8 al 10 del ddl,) vanno a incidere sulle tasse di chi ha acceso un mutuo:

Se gli interessi passivi del mutuo che si portano in detrazione superano i 3mila euro, non si potranno più detrarre le altre voci, ossia: prestiti o mutui agrari;  spese di intermediazione immobiliare per la prima casa; spese funebri; spese per l’istruzione dei figli; assicurazione sulla vita o sul rischio di invalidità permanente; spese per la manutenzione di beni culturali vincolati; erogazioni liberali; attività sportive dei figli; affitto.

In pratica, si tratta di tutte le detrazioni previste dall’articolo 15 del Tuir, il testo unico delle imposte sui redditi, con l’eccezione delle spese sanitarie, di quelle per gli addetti all’assistenza personale (colf e badanti) di persone non autosufficienti (per un importo non superiore ai 2.100 euro e solo per redditi sotto i 40mila euro), spese per servizi di interpretariato delle persone sordomute e per i cani guida dei non vedenti.

Legge di Stabilità => leggi quando scattano tasse e sconti fiscali

Di fatto, il nuovo scenario si presenterà per tutti i mutui uguali o superiori a 100mila euro (almeno per i primi anni). Facciamo qualche esempio:

  • Mutuo ventennale di 100mila: interessi oltre il tetto massimo per almeno 3-4 anni se a tasso variabile, per 13 anni se a tasso fisso (5,5%).
  • Mutuo ventennale di 130mila: interessi oltre il tetto massimo per 9 anni se a tasso variabile, per 13 anni se a tasso fisso (5,5%).

Calcolo aumento tasse

In soldoni, a quanto ammonta l’aggravio IRPEF? Un contribuente che prima portava in detrazione 4mila euro, risparmiava 760 euro (il 19%), ora 570 euro. Quindi spende 190 euro in più di tasse solo per il mutuo. In più perde tutte le altre detrazioni tipiche, con il risultato di spendere centinaia di euro in più.

In media, sono oltre 3,5 milioni i contribuenti sopra i 15mila euro di reddito che portano in detrazione gli interessi del mutuo, di cui un milione supera la soglia di 3mila euro con il solo mutuo.

Per fortuna le spese mediche (specialisti, interventi chirurgici, protesi, odontoiatria) potranno essere detratte come prima, sommandole ai 3mila euro. Restano immutate anche le agevolazioni per i redditi da lavoro dipendente.

Retroattività

Le misure in finanziaria su detrazioni e deduzioni sono retroattive, ovvero riguardano la dichiarazione 2013 sui redditi 2012: quindi riguardano gli interessi sul mutuo che il contribuente sta pagando in questo 2012. Ricordiamo che si parla del ddl approvato dal Governo, che deve ancora essere votato dal Parlamento (fino a quel momento non entra in vigore): fra l’altro lo stesso Esecutivo ha dimostrato apertura sulla possibilità di cambiamenti, ad esempio proprio sulla retroattività (leggi qui).

IMU e IRPEF: si paga due volte

Un’ultima considerazione: i proprietari di prima casa hanno subito in questo 2012 un altro aggravio fiscale, con l’introduzione dell’imposta (=> vai allo Speciale IMU).

Quindi, non solo pagano nuovamente la tassa sull’immobile in cui abitano (la prima casa era invece stata esclusa dalla vecchia ICI), ma risparmiano anche meno sulle detrazioni. Volendo fare un calcolo complessivo sulle tasse in più che pagano questi contribuenti, alla maggior tassazione IRPEF sul mutuo si aggiunge anche l’IMU.