L’argomento del contendere è il Web 2.0 e in particolare l’introduzione di queste tecnologie nel contesto aziendale. L’esito del dibattito è duplice, e vede in contrapposizione chi promuove l’adozione di wiki, blog e social networking a livello d’impresa e chi rimane ancora scettico sull’effettiva utilità e innovazione dello strumento.
Ad interrogarsi per ultime sul tema sono state la Harvard Business School, per voce di Andrew McAfee, e il Babson College, con le dichiarazioni del titolare della cattedra in IT e management Tom Davenport.
Tra gli aspetti di maggiore scetticismo si evidenzia la scarsa spinta innovativa del Web 2.0, considerando che la maggior parte delle funzionalità offerte potrebbero essere introdotte in azienda con altri prodotti ed altre architetture.
In un contesto aziendale, inoltre, deve essere ben considerato l’aspetto organizzativo e gerarchico della struttura, spesso in contrasto con la pariteticità dei social networking.
I partecipanti al dibattito pongono sul tavolo anche aspetti relativi alla sicurezza e al controllo. Un punto critico del Web 2.0 risulta essere quello della sicurezza informatica e della disinvoltura, che si tramuta a volte in superficialità, con cui i dipendenti utilizzano questi strumenti. In questo modo le aziende perdono il controllo delle loro informazioni di business e possono potenzialmente essere danneggiate economicamente.