Inizia l’iter della Legge di Stabilità 2013 (ex Manovra Finanziaria), che tra le tante misure mira a reperire le risorse per evitare l’aumento IVA ma che potrebbe anche prevedere la copertura per il ddl su esodati e pensioni in discussione in Parlamento.
Si tratta di una manovra finanziaria da 10-20 miliardi di euro.
Voci di di spesa in Manovra 2013
Si comincia con i 6,5 mld di euro necessari per evitare il rincaro delle aliquote IVA di due punti (dal 21 al 23% e dal 10 al 12%) – rinviato per ora all’estate 2013 grazie ai tagli della Spending Review (consulta i tagli). Questi fondi saranno reperiti operando il taglio delle agevolazioni alle imprese previsto dal rapporto Giavazzi (leggi il rapporto) e da una nuova fase di revisione della spesa pubblica: auto blu, immobili, consulenze, indennità.
Altri 3 mld circa serviranno a coprire spese indifferibili, come quelle per i terremoti in Emilia, Lombardia e Veneto. Altre voci potrebbero riguardare il cuneo fiscale e la detassazione del salario di produttività.
Come dicevamo, è poi possibile che si inseriscano in manovra finanziaria 2013 anche le famose somme destinate a sostenere l’ampliamento della platea degli esodati e l’allentamento delle maglie della riforma pensionistica previsti dal ddl bipartisan attualmente in discussione alle Camere (segui l’iter della proposta). Le misure per i soli esodati costerebbero circa 5 miliardi, che secondo la proposta dell’ex ministro Cesare Damiano (fra i firmatari della proposta di legge) potrebbero essere reperiti proprio con la Legge di Stabilità.
Altro intervento che potrebbe contribuire a far salire il conto della manovra finanziaria 2013 è l’intervento per “restituire” ai Comuni la quota di gettito IMU attualmente incassata dallo Stato (leggi i dettagli), in cambio di rimodulazioni sul fronte dei trasferimenti.
Calendario lavori
Prima della discussione della norma in CdM (ore 16:30), in programma il 9 ottobre anche una serie di incontri preliminari: con enti locali, con le parti sociali, con le parti sociali, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
L’arrivo in Aula è previsto entro il 15 ottobre poi inizierà l’iter parlamentare vero e proprio.