L’ICANN, l’ente internazionale che assegna gli indirizzi su Internet di tutti gli utenti del mondo, ha annunciato di aver approvato questa notte a Seoul l’atteso – e storico – accordo per consentire l’utilizzo di indirizzi e domini Web con caratteri non latini. I primi domini sono attesi per la prima metà del 2010.
Il programma si svilupperà attraverso diverse fasi a partire dal 16 novembre.
Inizialmente ci saranno alcune restrizioni tecniche: i singoli paesi potranno infatti richiedere un solo suffisso per le loro lingue ufficiali, che dovrà rispecchiare la denominazione del paese stesso.
Per qualche anno, inoltre, non saranno consentite versioni non latine dei suffissi .com e .org.
Per quanto riguarda i nomi di dominio internazionali – i cosiddetti IDN – in questa fase iniziale i suffissi che indicano un paese alla fine del nome potranno usare alfabeti come il cinese, il coreano o l’arabo; successivamente, l’uso dell’IDN sarà ampliato a tutti i tipi di indirizzi Internet.
Attualmente gli indirizzi Internet sono limitati ai 26 caratteri dell’alfabeto latino impiegati nella lingua inglese; con l’approvazione del documento “Proposed Final Implementation Plan for IDN ccTLD Fast Track Process“, Internet si è quindi aperto ad un nuovo rivoluzionario sistema di indirizzi e domini senza frontiere linguistiche.
Internet diverrà quindi molto presto più accessibile a milioni di persone che abitano in regioni come l’Asia, il Medio Oriente e la Russia, con un conseguente incremento della platea Web e una maggiore visibilità dei siti.