La presenza di software pre-installato sui PC – oltre al sistema operativo – per molti utenti è una scelta commerciale non gradita. Al primo avvio della macchina appena acquistata, infatti, si allunga l’attesa per il caricamento nel sistema di tutti i programmi in esecuzione automatica e che vengano verificati e installati gli aggiornamenti.
Ma c’è di più: spesso gli utenti non cancellano tali software, per timore di provocare danni, e si ritrovano con una macchina con performance inferiori rispetto alle reali potenzialità, oltretutto interrotti nel lavoro da avvisi e richieste di informazioni, permessi o abilitazioni.
Approfittando dell’occasione offerta dall’uscita del nuovo Windows 7, Microsoft ha deciso di “darci un taglio”: in tutti i computer venduti sul proprio store online non verranno installati programmi di terze parti in versione prova.
Lo stesso trattamento viene concesso anche agli acquirenti dei due nuovi Microsoft Store a Scottsdale, in Arizona, e a Mission Viejo, in California.
I computer saranno dotati esclusivamente della cosiddetta Signature Experience, ovvero una serie di software completi e proprietari, tra cui Windows Live Suite, Zune Jukebox e il software di Bing 3D Maps.
In realtà solo di una piccola porzione di PC vengono venduti dallo store online o nei Windows Store. Reali benefici si otterranno solamente con l’appoggio degli altri grandi vendor hardware e con la loro proposizione di non installare alcun software di terze parti prima della vendita.