La garanzia sui prodotti Apple – e il pensiero va subito all’iPhone 5! – è basata su una pratica di mercato poco trasparente e ingannevole secondo la Commissione Europea.
L’azienda di Cupertino sarebbe quindi colpevole di adottare una politica commerciale scorretta in Europa, con il rischio che i consumatori paghino per un diritto già assicurato dalla normativa UE che offre 24 mesi di garanzia gratuita.
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Pubblicizzando la garanzia del produttore per un anno, Apple non metterebbe in evidenza la possibilità per il consumatore di ottenere un secondo anno di garanzia gratuita, come imposto dalle attuali normative a livello comunitario.
Secondo il commissario europeo Viviane Reding, i consumatori sarebbero per questo motivo facilmente spinti ad optare per l’acquisto del pacchetto Apple Care, pensato per estendere il periodo di garanzia dei prodotti di Cupertino, con un ulteriore esborso di denaro.
Apple ha già dovuto pagare in passato una multa di 900 milioni di euro per non aver informato adeguatamente i consumatori sulla durata della garanzia gratuita e averli indotti ad acquistare l’estensione Apple Care, che copre – almeno in parte – il secondo anno di garanzia. Multa comminata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), ossia l’Antitrust italiana.
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Le politiche Apple non sembrano tuttavia aver ancora subito sostanziali modifiche motivo per cui la Reding ha dichiarato di aver inviato una lettera di segnalazione ad Apple, per aver fatto ricorso a inaccettabili pratiche di marketing in 11 paesi, tra cui l’Italia.
Il Commissario Reding ha inoltre invitato i 27 Stati membri a verificare se i rivenditori Apple comunichino correttamente ai clienti che nella UE la garanzia ha già durata biennale e senza alcun costo aggiuntivo.