«Aboliremo l’IMU» è questo il cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi. Dopo aver promesso e poi eliminato l’ICI sulla prima casa, ora ex premier ritenta la strada della promessa agli Italiani sull’alleggerimento della pressione fiscale.
Per il pagamento dell’acconto 2012 IMU – introdotta con la manovra finanziaria di fine 2011 (quella del governo Monti) – la seconda rata è in scadenza il 17 settembre mediante modello F24, ma solo per i proprietari di prime case che abbiano scelto la formula in tre rate (5% dei contribuenti).
Si tratta di una delle imposte le più odiate e complesse degli ultimi anni, essendo previsto che siano gli stessi contribuenti a calcolarne l’importo.
C’è poi da considerare che presto arriveranno notevoli rincari sull’IMU, sia per effetto della definizione delle aliquote IMU da parte dei diversi Comuni, sia per la riforma del Catasto attualmente in via di definizione, che rivaluterà il valore degli immobili (portando inevitabilmente ad un aumento dell’imposta municipale propria).
Berlusconi sfonda una porta aperta, quindi, affermando che «la casa è il pilastro su cui ogni famiglia fonda il suo futuro. È uno dei nostri programmi di Governo: come abbiamo abrogato l’ICI, così aboliremo subito l’IMU. La sinistra, invece, come primo punto del programma ha l’imposta patrimoniale anche sui piccoli appartamenti».
Resta da vedere però se questa abolizione dell’IMU non comporterà un aggravio fiscale su altri fronti, soprattutto su imprenditori e professionisti sui quali spesso ricadono tali scelte.
Anche se sempre l’ex premier continua ad rassicurare anche su questo fronte dichiarando che «senza abbassare la pressione fiscale non si esce dalla recessione» e che «le norme del fiscal compact impediscono la crescita».