Arriva alla Camera l’atteso Ddl sulla delega fiscale, che prevede anche la riforma del Catasto, una delle grandi novità introdotte dal governo Monti assieme all’IMU: la rivoluzione più importante riguarda la rivalutazione degli immobili, non più basata sui vani catastali ma su parametri come il quartiere e i metri quadri per avvicinarsi il più possibile all’effettivo valore di mercato.
La discussione in Commissione Finanze alla Camera sulla riforma catastale è attesa per il 16 ottobre ed entro il 25 settembre dovranno essere presentati gli emendamenti.
Riforma del Catasto
Una volta definita, la revisione del sistema del Catasto fabbricati sarà attuata dall’Agenzia del Territorio in collaborazione con i Comuni, così da definire la nuova rendita catastale ed il valore patrimoniale di ciascuna unità immobiliare, sostituendo l’attuale sistema per categorie e classi con uno basato su localizzazione e caratteristiche edilizie.
Non solo la rendita media ordinaria degli immobili sarà valutata in base ai valori di mercato: in più verranno determinati appositi meccanismi di adeguamento periodico, con un inevitabile aumento delle tasse, che si auspica venga compensato con una rimodulazione delle aliquote.
Ricordiamo infine che la rivalutazione del valore del patrimonio immobiliare andrà ad incidere anche sull’ISEE e quindi sull’accesso a molte prestazioni del Welfare.
Secondo il ministro dell’Economia Vittorio Grilli il processo di revisione del catasto richiederà 2-3 anni così da far entrare la riforma in vigore già dal 2014, mentre per la direttrice dell’agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, potrebbero volerci anche fino a 5 anni.