IMU: conto alla rovescia per il pagamento entro il 17 settembre della seconda rata di acconto, opzione riservata ai titolari di prime abitazioni che hanno scelto di pagare la tassa sulla casa in tre tranche (giugno, settembre e dicembre) piuttosto che in due.
Dunque, dopo il primo acconto di giugno (33% del totale), scatta la seconda scadenza 2012 per l’imposta municipale unica per i contribuenti che devono pagare l’IMU sulla prima casa e relative pertinenze (cantine, box, solai).
La possibilità di dividere l’IMU sulla prima casa in tre rate è prevista solo per questo 2012 ed il secondo acconto di settembre – tendenzialmente identico a quello già versato a giugno – sarà completato dal conguaglio di dicembre.
Il pagamento in tre rate
La legge consente le seguenti modalità per chi sceglie il versamento dell’IMU in tre rate: un terzo all’acconto di giugno, un terzo a settembre, e poi il saldo a dicembre.
Come è noto, per calcolare l’acconto si applicano all’imponibile le aliquote standard, fissate dal governo, mentre sull’entità del saldo interverranno anche le decisioni dei Comuni.
Significa che per il momento, anche se i Comuni hanno già abbondantemente deciso le rimodulazioni delle aliquote, queste non hanno effetto sul versamento della seconda rata, sul quale continua ad applicarsi l’aliquota dello 0,4%, quella standard sulla prima casa e le relative pertinenze.
Il calcolo della seconda rata
In pratica, il calcolo va fatto come quello di giugno:
- si applica all’imponibile l’aliquota del 0,4%,
- si sottraggono 200 euro di detrazione per la prima casa e 50 euro per ogni figlio a carico sotto i 26 anni,
- alla fine si divide per tre, ottenendo l’importo della seconda rata. Che sarà identico a quello dell’acconto di giugno.
A rendere le cose un po’ più complicate, interviene un’eccezione. Secondo la circolare 3/DF/2012 del ministero delle Finanze, «il contribuente può tener conto delle agevolazioni per l’abitazione principale deliberate dal Comune. Per esempio, specifica la circolare, questa ipotesi può verificarsi quando il Comune abbia esercitato la facoltà prevista dal comma 10 dell’art. 13 del D.L.201 del 2011 disponendo «l’elevazione dell’importo della detrazione fino a concorrenza dell’imposta dovuta».
C’è però un’avvertenza: in base alla legge i Comuni hanno tempo fino al 30 settembre per modificare nuovamente le aliquote. Nel caso in cui questo avvenisse, al saldo di dicembre bisognerà pagare la differenza. In genere, il calcolo del saldo di dicembre andrà effettuato detraendo dall’IMU totale quanto già pagato con la prima o con le prime due rate.
Le aliquote comunali
Come è noto, i comuni hanno il potere (e hanno già preso le prime decisioni in tal senso entro la fine del giugno scorso) di ridurre o alzare l’aliquota sulla prima casa di 0,2 punti percentuali, portandola quindi fino a un minimo dello 0,2% o fino a un massimo dello 0,6% (in molti casi, almeno per ora, l’hanno lasciata allo 0,4%).
La variazione possibile sull’aliquota relativa agli altri fabbricati (quella standard, in base alla quale è stato effettuato l’acconto di giugno, è dello 0,76%) è invece possibile fino allo 0,3%: quindi può andare da un minimo dello 0,46% a un massimo dell’1,06% (molti comuni l’hanno alzata fino al tetto massimo).
Come detto, tutte queste variabili ai fini del calcolo concreto del versamento IMU entreranno in gioco con il saldo di dicembre.
Versamento seconda rata IMU
Quanto alle modalità di versamento, anche per la seconda rata di settembre bisogna utilizzare il modello F24.
- Il codice tributo è 3912.
- Nello spazio relativo alla rateazione bisogna inserire il codice tributo 0202.
Calcolo conguaglio
Dopo la scadenza del 17 settembre non resterà che prepararsi al saldo IMU entro il 16 dicembre, stavolta calcolando l’imposta totale 2012 con le aliquote dei Comuni e detraendo quanto già pagato a giugno e settembre in sede di acconto.
Al momento è già noto che ci sarà un generale rincaro, che interesserà essenzialmente seconde case e immobili d’impresa (uffici, negozi, magazzini): le aliquote finali saranno stabilite ufficialmente entro il 31 ottobre, anche se è già chiaro che quasi ovunque è stato previsto un ritocco al rialzo.