Un progetto di legge che apporta modifiche sostanziali alla Riforma Fornero sulle pensioni e sulla platea dei lavoratori esodati salvaguardati: letteralmente una controriforma elaborata dalle forze politiche e già approvata dalla Commissione Lavoro alla Camera, un testo bipartisan che unifica le proposte di legge Damiano (Pd), Dozzo (Lega) e Paladini (Idv).
Più esodati salvaguardati
La proposta di legge presentata come ordine del giorno alla Camera si basa sul tentativo di “correggere” la Riforma Fornero ampliando il numero dei lavoratori esodati tutelati e in grado di accedere al trattamento pensionistico secondo le regole antecedenti la riforma stessa: più precisamente, a beneficiarne potrebbero essere anche i lavoratori coinvolti in accordi di mobilità stipulati entro il 31 dicembre 2012, così come i soggetti autorizzati alla contribuzione volontaria senza tenere conto dei vincoli attuali.
Vai allo speciale su Riforma Pensioni e lavoratori esodati
Pensione a 58 anni
Per quanto concerne l’età pensionabile, la nuova legge propone di reintrodurre almeno fino al 2017, e in fase sperimentale, il diritto di optare per la pensione anticipata a 58 anni per gli uomini e 57 anni per le donne (fino al 2015), e rispettivamente a 59 e 58 anni entro il 2017, con 35 anni di contributi maturati. Questa scelta comporterebbe tuttavia una retribuzione ridotta perché l’importo dovrebbe essere calcolato attraverso il sistema contributivo.
Un piano di modifiche alla Riforma Fornero che si realizzerebbe solo grazie a un plafond di 5 miliardi di euro a disposizione entro il 2019, risorse economiche che potrebbero arrivare grazie all’incremento del prelievo fiscale sulle lotterie istantanee e sui giochi pubblici.