Calano i prestiti erogati dalle banche italiane alle imprese e alle famiglie, mentre cresce la raccolta grazie ai depositi da parte dei privati: a illustrare la situazione dei finanziamenti nella penisola è la Banca d’Italia, che mostra come il tasso di crescita dei prestiti concessi alle PMI calcolato a giugno sia fermo allo 0,2%, con una netta riduzione rispetto al mese di maggio.
Finanziamenti alle imprese in frenata
I report Bankitalia mettono in evidenza come il calo dei prestiti sia dovuto alla complessa situazione economica nazionale, ma a gravare maggiormente sulla frenata dei finanziamenti è la riluttanza degli istituti bancari nel concedere mutui e rischiare di causare ulteriori sofferenze. Nel mese di giugno, inoltre, le cifre relative ai finanziamenti sono state caratterizzate da un nuovo record negativo raggiungendo il valore minimo in un lasso di tempo pari a 26 mesi.
Il calo dei prestiti alle imprese si registra nonostante le due imponenti operazioni di rifinanziamento condotte dalla Bce, che nel mese di dicembre 2011 e solo poco tempo dopo, nel febbraio 2012, ha erogato 1000 miliardi di euro alle banche europee al tasso dell’1%, dei quali 140 miliardi di euro sono confluiti nelle casse degli istituti della penisola, che evidentemente persistono nel voler investire in asset maggiormente remunerativi come i titoli di stato, privilegiandoli rispetto ai finanziamenti a favore delle aziende e delle famiglie.