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Post manager: da manager a professionisti liberi

di Marco Lucarelli

Pubblicato 22 Agosto 2012
Aggiornato 24 Giugno 2013 12:38

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Ricollocazione dei profili senior sul mercato del lavoro: guida pratica per tornare in pista, con poca psicologia e molti consigli concreti.

Con la crisi, la fuoriuscita di quadri intermedi e dirigenti dalle aziende è divenuto un fenomeno di attualità: accanto a tanti giovani bloccati ai cancelli di ingresso del mondo del lavoro, troviamo professionisti con competenze gestionali costretti a lasciare lavoro e benefit, prestigio e soddisfazioni.

Di pari passo gli scaffali delle librerie si popolano di libri che consigliano ai lavoratori senior dimissionati a reagire e realizzare il proprio piano di marketing personale per ritornare in pista.

Ottimi libri scritti da validi professionisti ma con un “però”: in genere sono scritti da psicologi, consulenti e coach che, non avendo sperimentato in prima persona questa esperienza, si limitano a fornire un aiuto comportamentale.

Si distingue “Post manager. Da manager a professionisti liberi” di L. Castelli, B. Pandimiglio (Franco Angeli, 2012), che affronta lo stesso argomento ma dal punto di vista di chi ha vissuto sulla propria pelle l’aver perduto professione, status, macchina aziendale, laptop e blackberry per poi rimettersi in gioco, da zero.

Il libro nasce dal progetto seguito dagli autori “Comincio da… tre” del Cfmt, il Centro di formazione management del terziario creato da Manageritalia e Confcommercio.

Si tratta di ex-dirigenti di aziende italiane e multinazionali, che ricoprivano ruoli di responsabilità nelle aree vendita, marketing, finanza e amministrazione; quattro manager che la crisi economica ha trasformato in post-manager.

Siete e rimanete manager

Il taglio è pragmatico: dopo un’analisi della situazione finanziaria in cui ci si ritrova dopo aver perso il lavoro da manager, si spiega come gestire la buona uscita (per chi è così fortunato da ottenerla) e come muovere i primi passi, comprese le pratiche burocratiche da svolgere. Questo taglio concreto vi guiderà durante tutta la lettura del libro: dall’elaborazione del lutto al ritorno in pista.

La parte di sostegno psicologico c’è, ma parte da un presupposto fondamentale: eravate manager in grado di gestire decisioni di business complesse, avete vinto battaglie aspre e quindi dovete continuare a farlo con determinazione e competenza. Il miglior modo per combattere la depressione è agire. E come farlo, lo spiega il libro.

Ad esempio, perché non esplorare la possibilità di diventare imprenditore o libero professionista? In questo ultimo caso potreste offrire la vostra esperienza alle PMI che non possono permettersi un senior manager ma hanno necessità di managerialità, competenze e di un consulente senior che le aiuti. Da dove iniziare? Dai contatti che avete costruito nei vostri anni di lavoro tra relazioni e rapporti di business: clienti, fornitori, ex-colleghi.

Non solo parole ma numeri

Siete manager abituati a prendere decisioni sulla base di analisi quantitative. Per evitare passi falsi, questo libro fornisce anche una serie di analisi sul mercato del lavoro, sul tempo medio di re-impiego con uno spaccato sui settori e le funzioni aziendali più ricettive per la ri-collocazione dei profili senior.

E poi una serie di consigli “classici” su come impostare il CV, dove inviarlo e come entrare in contatto con potenziali datori di lavoro. Il tutto ritagliato sul profilo dei manager senior, per ovvie ragioni diverso da quello di professionisti più giovani e con meno esperienza.

Perché leggerlo

In mezzo ai tanti libri che parlano di automotivazione, self-assessment e piani di self-marketing, questo libro spicca per l’approccio pragmatico e concreto. Poche illusioni, analisi rigorosa degli scenari, valutazione pro e contro, azione. Perché su questo tema è meglio lasciare la parola a chi ci è passato.

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Marco Lucarelli è esperto di management, comunicazione e new media, è autore del blog Letture per manager.