Il Governo ha incassato la fiducia al Decreto Sviluppo che definisce così un piano preciso di misure per lo sviluppo economico del Paese, basato sui seguenti cardini:
- Infrastrutture, Edilizia e Trasporti
- Imprese
- Ricerca e innovazione tecnologica
- Turismo
- Misure per il sisma in Emilia e in Abruzzo
- Modifiche alla Riforma del Lavoro (assunzioni e ammortizzatori sociali)
Limitandosi alle misure per il sistema produttivo del Paese, il DL Sviluppo ha previsto per prima cosa il riordino degli incentivi alle imprese e interventi per promuoverne la competitività.
Uno dei primi interventi riguarda la trasformazione del Fondo per l’Innovazione Tecnologica in Fondo per la crescita sostenibile con nuove funzioni per la promozione dei progetti di ricerca e sviluppo, il rafforzamento della struttura produttiva e dell’internazionalizzazione delle imprese e l’attrazione di investimenti esteri.
Sostegno delle imprese
Per promuovere lo sviluppo innovativo delle aziende, il DL Sviluppo prevede il sostegno alle assunzioni agevolate attraverso bonus fiscali, sotto forma di credito d’imposta alle imprese che assumono a tempo indeterminato profili altamente qualificati (laureati, ricercatori e dottorati in materie scientifiche).
Tuttavia, la commissione Bilancio della Camera ha tagliato i fondi per il bonus fiscale, a causa della mancata copertura finanziaria, che ha comportato la perdita del beneficio inizialmente previsto per le aziende che delocalizzano all’Estero.
Tra gli altri interventi a sostegno delle imprese vi sono poi:
- estensione delle S.r.l. semplificate a capitale ridotto,
- misure per l’occupazione giovanile nella green economy,
- misure per le imprese agricole,
- soggettività giuridica alle imprese che siglano un contratto di rete
- tutela del made in Italy.
E poi ancora: sospensione SISTRI; gestione e procedure legate alle crisi aziendali da sovraindebitamento semplificate per congiurare gli effetti dei fallimenti e agevolare la continuità aziendale; platea di imprese che possono usufruire della disciplina dell’IVA per cassa estesa ai soggetti passivi con fatturato fino a 2 mln di euro; revisione del sistema dei regimi tariffari e delle accise su elettricità e prodotti energetici per imprese a forte consumo di energia.
Edilizia agevolata
Viene inoltre prorogato al 30 giugno 2013 il bonus 55% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, defiscalizzazioni che secondo il Presidente di Rete Imprese Italia, Giorgio Guerrini «hanno contribuito in questi anni a favorire la crescita del settore dell’installazione di impianti, potenziando gli investimenti e l’occupazione, e hanno fatto emergere le attività sommerse, portando gettito alle casse dello Stato. Inoltre le detrazioni per l’efficienza energetica sono funzionali al raggiungimento degli impegni che il nostro Paese deve rispettare in coerenza con le politiche europee sulla sostenibilità energetica».
Per le ristrutturazioni edilizie semplici dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013 l’aliquota verrà portata dal 36% al 50% mentre il tetto di spesa salirà a 96mila euro dai precedenti 48mila. Dal 1° luglio 2013 si tornerà ai vecchi limiti (36% e 48 mila euro).