L’Economia accoglie nel mainstream nuovi filoni di pensiero sociale: il Nobel per l’Economia 2009 è andato a Elinor Ostrom e Oliver Williamson, ai quali è stato assegnato il prestigioso riconoscimento per i loro studi sull’organizzazione della cooperazione nella governance economica e le teorie sui costi di transazione.
Elinor Ostrom è una delle eccellenze nell’analisi del rapporto tra uomini e ambiente, ovvero della gestione delle risorse comuni e del ruolo delle istituzioni preposte alla loro efficace gestione.
Il merito riconosciuto all’economista è dunque di aver dimostrato che la proprietà pubblica può essere gestita da associazioni di utenti.
A Oliver Williamson è stato invece riconosciuto l’impegno su analisi dei confini nell’impresa e risoluzione dei conflitti aziendali.
È il creatore della cosidetta Economia Neo-Istituzionalista – o Economia dei costi di transazione – alla base della moderna sociologia economica: ogni organizzazione economica nasce dal tentativo di minimizzare i costi di transazione e di governance economica che si sviluppano in contesti caratterizzati da contratti incompleti, investimenti specifici, razionalità limitata e opportunismo.
Williamson, è stato spiegato «ha mostrato che i mercati e le organizzazioni gerarchiche, a riflesso di quanto avviene nelle aziende, hanno strutture di governance alternative che si differenziano per il modo diverso di risolvere i conflitti di interesse».