Win for Life: nuovo business per Pmi?

di Alessandra Gualtieri

12 Ottobre 2009 12:10

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Se la crisi incombe, la soluzione è sognare: gli italiani giocano sempre di più e i piccoli imprenditori ne approfittano... e scommettono su "Win for Life"

In base ai dati camerali, le piccole imprese italiane hanno iniziato a puntare su sale gioco e ricevitorie (+15% rispetto al 2008). Perchè? Grazie a fenomeni boom come “Win for Life“, la versione post-crisi del vecchio e obsoleto “sogno americano” naturalizzato nell’era della disillusione economica e sdoganato in Italia dalla Sisal.

Se in una settimana sono stati raccolti oltre 52 milioni di euro (7,5 milioni al giorno) vorrà ben dire qualcosa: il business delle lotterie, del bingo e dei giochi a premi è profittevole.

Sarà anche duraturo, tanto da investire a livello d’impresa nell’apertura di ricevitorie lottomatiche, sale gioco & e Co.? Le premesse ci sono, visto che la precarietà sul lavoro e la difficoltà di accesso al credito sono oggi due spine nel fianco dell’economia italiana, almeno per cittadini e Pmi.

Poter vincere una rendita mensile fissa per vent’anni è “il massimo”, visto che oggi il miracolo è la normalità (leggi uno stipendio fisso al mese..).

Sta di fatto che sono oggi quasi 2.600 le aziende italiane operanti in questo settore, con la Campania che guida la classifica nazionale vantando ben 492 attività (19,2%) seguita da Lazio (317, 12,4%) e Lombardia (269, 10,5%).

Il sogno italiano è sbarcato soprattutto nel più sofferente Sud (guarda un po’..) mentre risulta stabile o in calo al Centro (-1,7% in Emilia Romagna), probabilmente grazie alla maggiore fiducia nelle dinamiche d’impresa, nelle opportunità occupazionali e nel funzionamento del Sistema-Regione.