La Commissione Europea avvierà entro fine 2012, un piano d’azione per incoraggiare l’imprenditorialità. Per questo motivo ha deciso di promuovere una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni di operatori e aziende sulla potenziale portata di possibili azioni future sul piano comunitario, nazionale e regionale.
In un quadro di crisi economica come quello attuale, il ruolo dell’imprenditoria e specialmente delle PMI ha bisogno di essere incoraggiato e stimolato: in Europa solo l’11% svolge attività d’impresa ma il 45% sceglierebbe volentieri un lavoro autonomo se ne avesse la possibilità.
La crescita occupazionale, inoltre, è legata alla nascita di nuove imprese, che ogni anno nell’Unione europea creano 4,1 milioni di nuovi posti di lavoro. Senza questo decisivo apporto il tasso medio di sviluppo dell’occupazione sarebbe a segno meno. In tempi difficili, diventa quindi cruciale aiutare le aziende a mantenere ed espandere la loro attività.
La consultazione, che resta aperta fino al primo ottobre 2012, mira dunque a identificare le misure più adatte per incoraggiare l’imprenditorialità.
Secondo Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione UE e responsabile per l’imprenditoria e l’industria, “l’Europa è in ritardo rispetto ai suoi concorrenti per quanto concerne le attitudini imprenditoriali. Un piano d’azione per liberarne le potenzialità è quindi necessario”. In particolare, la Commissione UE è interessata a ricevere proposte e idee su come:
- liberare le potenzialità imprenditoriali,
- rimuovere gli ostacoli all’attività d’impresa,
- sostenere l’imprenditore in fase di start up e avvio dell’azienda.
Inoltre, i cittadini possono dire la loro sull’educazione all’imprenditorialità nelle scuole e nelle università, sulla valorizzazione imprenditoriale di donne e anziani, o sulle potenzialità imprenditoriali rappresentate da migranti e membri di minoranze etniche.