Ricerca, sviluppo e crescita sono fattori strettamente correlati tra loro, lo sa bene l’Unione Europa che ha stanziato 8,1 miliardi di euro per progetti di R&S con lo scopo di risollevare la UE dalla crisi economica globale.
Presentato a Bruxelles, il maxi bando sulla Ricerca nell’ambito del 7PQ (Settimo Programma Quadro). rappresenta un’occasione da non perdere per le imprese italiane, che avranno così un sostegno notevole per potersi innovare al fine di superare le difficoltà dovute al perdurare della crisi economica. Diverse le misure ad hoc per le piccole e medie imprese:
- Alle PMI sono destinati 1,2 mld di euro.
- Per il programma “Ricerca a beneficio delle PMI” altri 250 milioni.
- A fondo di garanzia per i prestiti alle PMI ulteriori 150 milioni di euro.
Gran parte del budget (4,8 mld di euro) e dei bandi è riservata all’innovazione industriale. Parte (1,5 mld) andrà alle imprese attive in 10 settori strategici: Salute, Biotech, ICT, nuovi materiali, Energia, Ambiente, Trasporti, Scienze sociali, Spazio e Sicurezza. Del maxi-fondo, altri 970 milioni di euro saranno stanziati per il programma Cooperazione.
Da segnalare infine i 2,7 mld che finanzieranno ricerche e borse di studio per giovani cervelli e scienziati: 1,75 mld arrivano dal Consiglio europeo della Ricerca e 963 milioni dal “Marie Curie”.
La maggior parte dei singoli bandi sono pubblicati subito mentre solo una piccola parte è rimandata in autunno.
Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, ha messo a punto una strategia ben precisa per stare al passo con le imprese comunitarie concorrenti, preparando quelle italiane a competere in Europa grazie ai bandi nazionali già emanati.
Finora l’Italia ha perso ogni anno circa 500 milioni di euro di finanziamenti UE, “regalandoli” agli altri Stati Membri, per un totale di 2 miliardi di euro, pari all’8,43% del totale stanziato.
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Finanziamenti UE: FP7 – singoli bandi e approfondimenti